Nel Viterbese l’aspettativa media di vita è di 82,1 anni, cinque mesi in meno rispetto alla media regionale, tre in meno rispetto a quella nazionale. Questo risultato è però una media tra gli 84,5 anni previsti per le donne e i 79,8 per gli uomini. Fatti i conti, una donna può aspettarsi di vivere quasi cinque anni più di un uomo. A dircelo è l’Istat, che ha pubblicato il suo report annuale “Misure del benessere equo e sostenibile dei territori”. I dati sono riferiti al 2021, e da essi emerge che la situazione riferita all’intera provincia della città dei papi è rimasta sostanzialmente invariata nel triennio 2019-2021. A livello nazionale l’aspettativa media di vita è di 82,4 anni – 80,1 per gli uomini, 84,7 per le donne.
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Il dato saliente è che c’è stato un recupero – quattro mesi per gli uomini, tre per le donne – rispetto al 2020, quando il diffondersi del Covid aveva provocato un brusco calo dell’aspettativa di vita, oltre un anno, interrompendo la crescita registrata fino al 2019. Anche qui, e senza scomodare Trilussa, si scopre che il dato medio non la racconta tutta: lo squilibrio di sviluppo tra Nord e Sud del Paese si riflette anche sul numero di anni che si può sperare di vivere visto che nel Mezzogiorno il dato del 2021 si attesta a 81,3 anni, con una riduzione di sei mesi rispetto al 2020 che si aggiungono ai sette mesi già persi nel 2020 rispetto al 2019. Meglio, molto meglio al Settentrione: 82,9 anni, un anno e sette mesi di vita media in più.
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Nel Lazio la stima della speranza di vita alla nascita è mediamente di 82,6 anni. Sotto la soglia ci sono le province di Frosinone (81,2), Viterbo (82,1) e Rieti (82,5). Nella media il risultato di Latina (82,6), mentre nella capitale si vive un po’ più a lungo: 82,9 anni.