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Omicidio Bramucci, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i due presunti sicari nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi nel carcere di Mammagialla ieri mattina, 15 settembre. Bocche cucite da parte dei 48enni romani, Tonino Bacci e Lucio La Pietra, davanti al gip Rita Cialoni. I due quarantenni, assistiti rispettivamente dagli avvocati Giancarlo Costa e Antonio Rucco del Foro di Roma, adesso sperano nel Riesame. “Stiamo pensando di ricorrere al Riesame, in quanto riteniamo che ci siano dei buchi neri nella ricostruzione e che sussistano fortissimi elementi indiziari di estraneità”, ha riferito a riguardo l’avvocato Antonio Rucco.
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A inchiodare i due presunti killer, stando a quanto riportato nelle pagine dell’ordinanza, l’incrocio dei dati emersi dalle immagini tratte dalle telecamere di videosorveglianza dislocate nel comune di Soriano nel Cimino e nei paesi confinanti; il Gps installato sulla Smart Forfour bianca, di proprietà di un autonoleggio di Roma, che fu sottoposta a controlli già nel 2021 per via della presenza a bordo di altri soggetti con precedenti di polizia; le celle telefoniche alle quali erano agganciati i cellulari e un’applicazione di geolocalizzazione Life 360 con la quale la moglie del pregiudicato 58enne Salvatore Bramucci monitorava il coniuge a distanza. “La prospettazione accusatoria/investigativa – scrive il gip Cialoni- basata sulla ponderata e condivisibile valutazione congiunta dei dati forniti dalle predette risultanze riferite alle date del 4 e 7 agosto 2022, dai tracciati Gps e dai concomitanti accertamenti sulle utenze degli indagati, consente di delineare un grave quadro indiziario di colpevolezza a carico di entrambi fondato su seri elementi univoci e tra loro del tutto concordanti. In particolare, i relativi frame estrapolati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sono stati rilevati ed attentamente esaminati gli spostamenti di due autovetture in un contesto spazio-temporale pienamente compatibile con l’esecuzione dell’omicidio consumato, tra le ore 8.20/8.30 del 7.8.2022”.
Omicidio Bramucci, chi sono i due romani in manette. I dettagli dell’indagine | Foto | Video
In particolare, relativamente al dispositivo Gps in dotazione alla Smart Forfour bianca il giudice per le indagini preliminari spiega: “Opportunamente gli investigatori acquisivano presso la società UnipolTech, gestore del servizio di monitoraggio degli spostamenti della Smart, il dettaglio posizioni del veicolo. Dall’analisi dei tracciati emergevano, quindi, elementi di assoluto interesse investigativo, sia quanto al percorso effettuato dal mezzo il giorno dell’omicidio con provenienza da Roma, come pure sull’analogo tragitto risalente al 4 agosto, all’abitazione della vittima e del luogo dell’agguato mortale, tragitto che, per le relative modalità e la tempistica rispetto agli spostamenti del Bramucci, costituisce all’evidenza un sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi in previsione dell’agguato”.
“Un agguato premeditato”. I sicari a Soriano già il 4 agosto