
Macchine di lusso importate dalla Germania evadendo le tasse. Ieri è ripreso, con la testimonianza del primo testimone della difesa, il processo sorto dall’unificazione dei due filoni dell’inchiesta denominata Déjà vu, che vede imputati l’imprenditore viterbese Elio Marchetti, la sorella, Rosalba Marchetti (difesi da Roberto e Francesco Massatani, e da Marco Valerio Mazzatosta), il fornitore tedesco Adrian Glowats, titolare della First Trade (rappresentato dall’avvocato Anna De Cesare); la dipendente Emilia Tiveddu (assistita dagli avvocati Francesco Massatani e Giuliano Migliorati), Giuseppe De Lucia e Domenico Sordo (difesi dagli avvocati Michele Vaira e Francesco Paolo Ferragonio del Foro di Foggia).
Sequestrati beni e conti per 4 milioni e mezzo ad Elio Marchetti
In aula, davanti al collegio presieduto dal giudice Eugenio Turco, ha deposto il proprietario di una concessionaria di motociclette con sede nel capoluogo. Nel corso dell’interrogatorio il testimone è stato sollecitato a chiarire i ruoli della segretaria e della sorella dell’imprenditore. Secondo quanto riferito dal teste, la dipendente dell’autosalone si occupava soltanto dell’ambito relativo al team automobilistico di Marchetti e dunque dell’organizzazione delle competizioni, delle trasferte, dei biglietti, per cui non ricopriva mansioni circa la compravendita di auto. La sorella dell’imprenditore invece, sempre secondo il teste, non lavorava presso la concessionaria. Stando alle contestazioni, l’associazione per delinquere di cui Marchetti sarebbe stato all’apice avrebbe omesso il versamento di Iva dovuta pari a 5 milioni e 400 mila euro e di un milione e mezzo di Ires a favore delle casse dell’Erario.
Truffa con auto di lusso, condannato Elio Marchetti
Le due vicende giudiziarie che sono state riunite in un unico procedimento nascono da quella originaria che prese il via dall’operazione Déjà vu risalente al 2017, il cui seguito processuale si concluse a luglio del 2020 con due condanne e un’assoluzione. A febbraio scorso in Appello la condanna inflitta a luglio 2020 a Elio Marchetti è stata ridotta a 2 anni e 8 mesi a seguito dell’accoglimento dell’istanza di patteggiamento. Intanto il procedimento ancora in ballo si sta avviando alle battute finali. Si tornerà in aula il 20 gennaio.