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Viterbo, sfruttamento della prostituzione. Ex baby squillo puntano il dito contro gli imputati

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V. T.

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Due ventenni vuotano il sacco su un 38enne romeno e un 79enne di Montefiascone, finiti a processo con l’accusa di aver cercato di convincere tre minorenni romene a prostituirsi nel capoluogo e a lavorare in un night club a Blera. L’inchiesta partì da Blera e all’epoca dei fatti, risalenti tra il luglio e il settembre del 2015, le giovanissime avevano 15 e 16 anni. Il 79enne, in particolare, avrebbe anche compiuto atti sessuali a pagamento con una delle minorenni, proponendo a lei e alla sua amica incontri a sfondo sessuale sotto compenso con alcuni suoi conoscenti con i quali lui stesso avrebbe concordato anticipatamente il compenso.

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Mentre il 38enne romeno propose alle adolescenti di lavorare nel night a luci rosse. La coppia di presunti sfruttatori a suo tempo fu rinviata a giudizio su richiesta della Dda di Roma, competente per questo tipo di reato. Stando alle contestazioni, le baby squillo avrebbero dovuto prostituirsi in abitazioni del centro storico di Viterbo e avrebbero dovuto dare appuntamento ai clienti al capolinea di Riello. Ieri in aula, alle giovani testimoni, ormai di 20 e 22 anni, sono state fatte ascoltare diverse intercettazioni che le riguardavano e solo dopo essere state sollecitate e incalzate dalla pm Paola Conti una di loro, in particolare, ha confermato tutte le circostanze.

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“Solo una volta masturbai il 79enne che mi pagò 50 euro – ha raccontato la ragazza -. In quell’occasione mi portò vicino una pizzeria nella zona del Sacrario. Il trentenne romeno mi propose di lavorare in un locale notturno. Avrei dovuto fare compagnia ai clienti, farli bere e spendere e avere con loro rapporti sessuali solo se avessi voluto. Lui era amico di famiglia della mia amica. Non mi disse quale sarebbe stata la retribuzione. Ero piccola ed ero ribelle. Volevo essere come la mia amica, ma tagliai i ponti con lei perché non volevo fare più fare queste cose e decisi che dovevo concentrarmi sullo studio”. La prossima udienza del dibattimento a carico dei due imputati è stata fissata al 19 aprile.

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