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Sospendere le delibere di rinnovo degli incarichi fiduciari che il direttore sanitario della Asl Antonella Proietti sta firmando in questo periodo in sostituzione del direttore generale Daniela Donetti, nominata da poche settimane alla guida dell’ospedale Sant’Andrea. A chiederlo è il sindacato Nursing Up tramite il suo segretario provinciale Mario Perazzoni, che parla di un altro colpo di coda del management dell’azienda sanitaria, dopo quello sul nuovo atto aziendale, in questo periodo di interregno che precede la nomina del nuovo direttore. “L’atto di Viterbo, come quelli delle altre Asl laziali, è stato sospeso nei giorni scorsi dal direttore del dipartimento Salute della Regione, Massimo Annichiarico – dichiara Perazzoni -. Ciò dimostra che avevamo ragione nel denunciare, se non l’illegittimità, quantomeno l’inopportunità di una revisione dell’atto di autonomia aziendale firmata in extremis dalla Donetti”.
Dopo Donetti, Antonella Proietti al timone della Asl
Per la stessa ragione il sindacato infermieristico chiede il blocco delle delibere con cui in questi ultimi giorni la facente funzioni Antonella Proietti sta allungando i termini degli avvisi per quei dirigenti medici fiduciari della precedente manager. “In alcuni casi – continua Perazzoni – questi incarichi sono stati rinnovati per cinque anni. Cosa verrà a fare il nuovo direttore a Viterbo se gli incarichi saranno già stati confermati? Molti di questi incarichi tra l’altro non erano nemmeno scaduti, il che rende ancora più evidente il tentativo di blindare i propri protetti in previsione del probabile cambio di colore politico in Regione e conseguentemente della struttura di vertice della Asl”. Del resto nella lettera inviata a tutti i direttori delle aziende sanitarie locali per annunciare la sospensione degli atti aziendali varati di recente, Annicchiarico faceva riferimento proprio al periodo transitorio della giunta regionale a causa delle dimissioni del presidente. Dimissioni che Zingaretti ha firmato giovedì lasciando il timone di via Cristoforo Colombo nelle mani del suo vice Daniele Leodori.
Asl, stop al nuovo atto aziendale
“Evidentemente Annichiarico applica la legge e la interpreta come me”, ha dichiarato al Corriere nei giorni scorsi la consigliera comunale della lista Per il bene comune, Luisa Ciambella, che facendo seguito alla denuncia del Nursing Up, aveva sollevato il problema dell’inopportunità, da parte della Donetti, di emanare alla vigilia del suo addio un provvedimento di revisione dell’atto aziendale. Il quale, ricordiamo, rappresenta il principale strumento di programmazione delle politiche sanitarie di un’azienda locale Per la cronaca, l’atto della Donetti era stato approvato con voto unanime dai sindaci della Provincia, i quali, tranne rarissime eccezioni, sono sempre allineati alla gestione Asl. Un po’ coome gli stessi sindacati confederali. D’altra parte, al di là del colore politico, per un primo cittadino è sempre meglio non disturbare troppo il manovratore dei finanziamenti che siede in Regione.
Atto aziendale bocciato. Ciambella: “Politica fuori dalla Asl”