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Stesi in mezzo alla strada, sull’asfalto, rigidi come quasi a somigliare ad una tavola (in inglese plank), a pancia in giù e con le braccia distese lungo il corpo. Nascosti dal buio della notte, in attesa dell’arrivo delle auto, per portare la sfida all’estremo, anzi, oltre. Poi, alla vista della prima macchina, si alzavano di scatto, mettendo a rischio la propria vita per quello che è uno degli ultimi giochi folli raccolti dal mondo dei social, la planking challenge. Una sfida assurda della quale si sono resi protagonisti cinque minorenni di Castel Sant’Elia, tutti maschi di età compresa tra i 12 e i 16 anni, scoperti e multati dai carabinieri. Via Roma la strada che era stata scelta dai ragazzini, in pieno centro abitato, per guardare la morte in faccia.

Vende hashish a minorenne, alla sbarra

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Un tratto di strada estremamente pericoloso, collegamento tra Castel Sant’Elia e Nepi, dove il limite di velocità è di 50 chilometri orari. Trattandosi di un rettilineo, però, solitamente viene percorso dalle auto ad alta velocità, ben oltre il limite consentito. Ed è proprio qui, nel punto in cui nel 2018 un pedone aveva perso la vita, che i cinque minorenni si sdraiavano a terra emulando le bravate diffuse da alcuni loro coetanei attraverso i social. Lunghi sull’asfalto, ci rimanevano fino al passaggio della prima auto in corsa per poi alzarsi all’improvviso. Rischio doppio: per loro, certo, ma anche per gli automobilisti in transito, ignari del fatto che qualcuno potesse arrivare a tanto: rischiare di ammazzarsi per ammazzare il tempo. Un gioco che si sarebbe ripetuto per 4-5 notti alla fine del mese di ottobre, l’ultima quella del 25. Gli schiamazzi e il suono ripetuto dei clacson delle auto di passaggio lungo via Roma hanno fatto insospettire i residenti che, allarmati, hanno richiesto l’intervento dei carabinieri. Castel Sant’Elia, si sa, è un centro molto piccolo, circa 2 mila 500 abitanti, e così la notizia delle bravate messe in atto dai cinque ragazzini in un attimo ha fatto il giro del paese. Anche perché non solo gli automobilisti, ma anche qualcuno dei residenti si era accorto di quello che stavano messo in atto i cinque.

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Nel frattempo i carabinieri di Castel Sant’Elia, attraverso la visione dei filmati del sistema di videosorveglianza comunale che punta dritto su via Roma, sono riusciti a identificare i minori. I genitori non ne sapevano nulla, erano all’oscuro di tutto. Sono stati proprio i militari dell’Arma ad informarli che i loro figli avevano deciso di trascorrere qualche serata in modo sconsiderato. Per i ragazzi è scattata una multa, quella che viene comminata ai pedoni in sosta sulla carreggiata. Meglio così, se avessero perso la “sfida” gli sarebbe andata decisamente peggio.

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