Un evento da record, un traguardo che dev’essere un punto di partenza per uno sport in costante crescita, di praticanti e di attenzione. Al calcio femminile e alla UEFA Women’s Champions League sono state aperte per la prima volta le porte dello Stadio Olimpico di Roma per i quarti di finale di andata tra la squadra di casa e il Barcellona. Ebbene, il pubblico romano/romanista ha risposto scrivendo un nuovo record: con 39.454 spettatori è stato battuto il precedente primato (39.027) stabilito il 24 marzo 2019 all’Allianz Stadium per il match di campionato Juventus-Fiorentina.
Una serata-evento sì, con la presenza tra i tanti del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, del presidente della FIGC Gabriele Gravina, del consigliere federale ed ex presidente di Assocalciatori Damiano Tommasi e del Ds giallorosso Tiago Pinto, la performance della cantante Noemi all’intervallo, ma anche una posta in palio importante sul campo. La semifinale di Women’s Champions League, una competizione che sta crescendo costantemente e lo si vede nei numeri di seguito, sia sugli spalti che da casa. DAZN, che cerca di promuovere tutti gli sport, ha deciso di trasmettere le patite di UWCL in chiaro sul canale YouTube registrando un importante aumento di pubblico. Infatti la fase a gironi ha totalizzato oltre 20 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube di DAZN (rispetto ai 14 dello scorso anno) e milioni di streaming sulla piattaforma.
Women’s Champions League, Roma-Barcellona: la cronaca
Per la prima volta ai quarti di Champions League, la squadra di Alessandro Spugna per l’impresa contro la squadra catalana, vincitrice nel 2021 e finalista uscente. L’avvio è tutto blaugrana e, di contrasto di Ceasar, l’estremo difensore giallorosso autrice di tanti interventi fondamentali. Al 13’ su Salma Paralluelo, al 20’ su tiro di Hansen da posizione defilata, a metà tempo bloccando un tentativo di Bonmatì. È il Barcellona, superiore dal punto di vista tecnico e aggressivo in fase di non possesso, a tenere il pallino del gioco e a passare in vantaggio.
Al 34’ la giocata che decide la partita è di Salma Paralluelo. La 20enne spagnola riceve palla sulla lunetta dell’area di rigore, con il controllo di destro manda a vuoto Linari, aggiusta la palla per un mancino che dal limite gira sull’angolo più lontano dove Ceasar stavolta non può arrivare.
Il cuore giallorosso nella ripresa non basta
La ripresa che inizia con lo stesso sparito tattico: una Roma che fa fatica a uscire con la palla al piede prova a contenere di grinta le giocate delle avversarie, tecnicamente superiori. Nel primo quarto d’ora il raddoppio sembra imminente e la protagonista assoluta rimane Ceasar, soprattutto su Oshoala. Prima para a terra, poi alza in angolo con un riflesso prodigioso su colpo di testa ravvicinato, infine ancora di testa Oshoala ma è Linari a respingere sulla linea di porta a portiere battuto.
Passati questi grossi pericoli le giallorosse, spinte anche da un Olimpico che non ha nulla da invidiare a partite da Serie A maschile, salgono di colpi e provano a pareggiarla anche grazie alla panchina. È capitan Giacinti a centro area ad avere la prima occasione, murata da Leon. Pagnos para a terra su Glionna (70’), Andressa sfiora il palo col mancino, Giugliano di esterno destro dai 25 metri impegna ancora Pagnos che è decisiva a pochi secondi dalla fine ancora su Giacinti. Vince 1-0 il Barcellona, ritorno al Camp Nou il 29 marzo alle 18.45. Barça favorito con un gol di vantaggio, ma se la Roma ripartirà dallo spirito dell’ultima mezzora nulla è impossibile.
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