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Centrodestra alla ricerca della coesione perduta

GIAMPIERO ROMITI

Il bello della politica ? E’ vero tutto e il suo contrario. E la nostra bella città d’incanto ne è la prova che più provata non potrebbe essere. E’ bastato che le recenti elezioni politiche sancissero il trionfo di Giorgia Meloni ( e del suo partito) che pure l’ultimo, quanto ad importanza, dei Fratelli d’Italia che vivono ed albergano a Civitavecchia venisse considerato straordinario, eccezionale, favoloso, il meglio del meglio. Lo stesso che prima del larghissimo successo, da berluscones, salviniani e “polo-democratici” religiosamente riverenti al “modus operandus” del proprio capogruppo Mirko Mecozzi, passava per uno dei tanti “fratelli coltelli” da tenere fuori dal raggio d’azione dell’establishment di Palazzo del Pincio.

E, pure i sassi lo sanno, i “meloniani” proprio in considerazione dei rapporti clamorosamente laceratesi con la “ditta Tedesco & Co.” siedono sugli scranni del massimo consesso cittadino riservati alle opposizioni. Da qualche giorno ( stando a dettagliatissime cronache politiche) non sarebbero invece pochi ,tra i rappresentanti delle forze di maggioranza, coloro che rivolgerebbero un insistente “scurdammoce ‘o passato” agli ex alleati che in maniera determinante hanno contribuito alla conquista di Palazzo del Pincio. Recentissimo, tanto per restare in tema, il servizio apparso su Il Messaggero che, corredato da un titolo emblematico (“Giunta, Fratelli d’Italia pronti a rientrare”), lascia intendere che si stiano infittendo incontri ravvicinati per arrivare di nuovo ad una stretta di mano. Si legge difatti nell’articolo: “L’interesse è focalizzato su un possibile rientro in maggioranza di FdI dopo le polemiche del passato con il sindaco Ernesto Tedesco. Le manovre di riavvicinamento sono già iniziate, ma serve l’indicazione da Roma per compiere il passaggio decisivo”.

Chiaro ? Parrebbe. Specie tenendo conto che quel “sono già iniziate” non può che significare che la trattativa è avviatissima. Tuttavia proprio al riguardo le immancabili (e sempre aggiornatissime) gole profonde riportano che potrebbe accadere l’imponderabile perché non è dato sapere con quali effettivi (leggi consiglieri) Fratelli d’Italia tornerà sui banchi del governo cittadino in quanto risulterebbe che Frascarelli e Palombo avrebbero ribadito con convinzione di non volerne sapere per nessunissima ragione di tornare a stretto contatto con gli stessi che di fatto li hanno costretti a troncare la collaborazione dopo l’inaccettabile trattamento riservato a Grasso e alla Galizia. Allora ? Voci affidabili o bufale in libera uscita per rendere così straordinariamente magmatica la situazione da permettere a chicchessia di affermare o scrivere a seconda di quel che gli passa per la testa ?

Mah. Ad ogni modo qualcosa di clamoroso che gira vorticosamente ci deve essere. Tanto è vero che si avvicendano notizie date per scontate e subito smentite. “Dagospia” , ad esempio, ha sparato “Battilocchio pronto a lasciare Forza Italia” svelando un “intenso” tete a tete tra il cognato della Meloni, Francesco Lollobrigida ed il riconfermatissimo deputato “azzurro”. Il quale ha disinnescato immediatamente la bomba che altrimenti avrebbe deflagrato,dichiarando: “Notizia priva di qualsiasi fondamento. Sono e resto un parlamentare di Forza Italia”. Capitolo chiuso ? Diciamo di sì, tuttavia resta in piedi la possibilità (e non pochi tra gli scriba politici locali ritengono addirittura una certezza ) che la “squadra” capitanata da Tedesco sia pronta a festeggiare il ritorno di FdI nella stanza dei bottoni. E visto che, a differenza di quanto accaduto nel caso di Battilocchio, nessuno tra i maggiorenti locali di Fratelli d’Italia s’è affrettato a smentire (vero Iarlori ?) quanto apparso sulla stampa, vien da pensare che in effetti qualcosa stia bollendo nella pentola della maggioranza.

Ed ecco che, se Frascarelli e Palombo non fossero neppure sfiorati dall’idea di accettare uno sdolcinato “(ri)volemose bene” dal sapore di un compromesso alle vongole, un’altra voce ha preso a diffondersi così insistentemente da diventare il tormentone “ottobrino” del Palazzo. Ossia: FdI troverebbe una degnissima e importante rappresentanza grazie al passaggio nei suoi ranghi di due consiglieri, un “forzista” ed un “salviniano” evidentemente folgorati sulla via di Giorgia. Notizia frutto di una sconfinata immaginazione anche questa al pari della già descritta su Battilocchio ? Azzardare qualunque straccio di risposta sarebbe un’inutile perdita di tempo. Anche perché, come accennato in apertura, in politica è vero tutto e il contrario di tutto.

PS – Secondo fonti attendibilissime la ricomposizione del blocco centrodestrorso non è gradita agli elettori “meloniani” , che non hanno dimenticato la “famosa” cacciata degli esponenti di spicco del loro partito dall’esecutivo. Evidentemente brucia ancora la cocente umiliazione provata e non c’è da meravigliarsi.

Cantava Giorgio Gaber: “La politica è schifosa e fa male alla pelle”.

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