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Mazda 3, il vero piacere di guidare

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Al volante dell’allestimento di punta con motore 2.000 cc e-Skyactiv X, 4 cilindri Dohc 16 valvole, ibrido benzina, 186 Cv (137 kW), trazione anteriore e cambio manuale 6 marce

Sergio Casagrande

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Mazda 3 è una berlina compatta della casa giapponese ed è una di quelle auto con le quali, appena si impugna il volante, nasce immediatamente un piacevole e coinvolgente feeling di guida. L’abbiamo messa alla prova nell’allestimento di punta, l’Executive, e con la motorizzazione più potente: 2.000 cc e-Skyactiv X, 4 cilindri Dohc 16 valvole, ibrido benzina, 186 Cv (137 kW), trazione anteriore e cambio manuale 6 marce. E i risultati sono stati entusiasmanti, sia per il comportamento di guida, davvero piacevole, sia per le prestazioni, brillanti e dai consumi che possono rivelarsi anche particolarmente contenuti.

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Mazda 3 è una vettura che si fa apprezzare per molte qualità. Innanzitutto per il design, dalle linee filanti, semplici ma decise, eleganti e sportive allo stesso tempo. Poi, per il propulsore capace di rispondere prontamente e adeguatamente a ogni richiesta, da quelle più rilassate nei lunghi tragitti autostradali a quelle più grintose sui tratti tortuosi; per il cambio, dagli innesti morbidi e precisi e dai rapporti perfettamente calibrati; per l’assetto, ribassato e ben piazzato come si confà a una vera sportiva e senza rigidità eccessiva (sospensioni anteriori Mac Pherson e posteriori con ponte torcente); per le finiture dell’abitacolo; e per il comfort di marcia.

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La guida non è mai impegnativa e il cambio manuale è fantastico: uno dei migliori, per manovrabilità, che abbiamo mai provato in assoluto. La vettura, a richiesta, può essere dotata anche di un automatico Skyactiv-Drive 6At, ma non se ne sente la mancanza. Anzi, visto il comportamento generale di Mazda 3 e il rapporto diretto che si crea con il conducente fin dai primi minuti di guida, il cambio manuale probabilmente costituisce l’elemento fondamentale dello stretto legame che si manifesta tra questa vettura e l’automobilista. 

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Il sistema di propulsione è mild hybrid, in versione leggera: l’apporto dell’elettrico, cioè è deciso autonomamente dall’elettronica della vettura e avviene per accompagnare le accelerazioni e ridurre i consumi di carburante; l’elettronica provvede anche a controllare la ricarica del piccolo pacco batterie nel recupero delle frenate; mentre non c’è alcuna possibilità di trazione esclusivamente “elettrica”.

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Il motore termico si basa su un metodo di combustione, lo Spcci brevettato da Mazda, con accensione per compressione della benzina in un modo simile a quanto avviene nei propulsori diesel, ma con il mantenimento della presenza delle candele. Il tutto avviene sfruttando una miscela aria – carburante più magra rispetto ai motori a benzina tradizionale, a tutto vantaggio delle emissioni (meno inquinanti), della potenza e delle risposte in fase di accelerazione.

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I consumi, come scritto all’inizio, possono essere anche particolarmente contenuti. La nostra prova, su oltre 1.500 chilometri di percorrenza sul misto, si è conclusa con una media generale di 5,9 litri di benzina per 100 chilometri (Mazda ne dichiara 6), ma su tratti extraurbani a velocità tra i 90 e i 100 orari, abbiamo toccato anche livelli molto più bassi, a tratti addirittura inferiori ai 4,5 litri per 100 chilometri. 

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L’elettronica a bordo abbonda: sistema di infotainment completo; cruise con controllo automatico delle distanze e mantenimento della corsia; fari full led a matrice (quelli che ti permettono di lasciare gli abbaglianti sempre accesi e modellano il fascio luminoso per “proteggere” i veicoli che precedono); chiusura centralizzata con telecomando con funzione; head up display; quadro strumenti digitale; freno di stazionamento elettronico e automatico; sistemi di frenata automatica, di rilevamento dei pedoni e di monitoraggio degli angoli ciechi con sistema di rilevamento dei pericoli in avvicinamento durante le manovre; telecamere a 360 gradi che lavorano insieme ai sensori di parcheggio anteriori e posteriori (tutto utile nelle manovre); riconoscimento dei segnali stradali; sistema di frenata automatica di sicurezza, in città, anche in retromarcia.

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Da segnalare anche la grande cura osservata nelle finiture dell’abitacolo, con i sedili rivestiti in pelle e vari vani portaoggetti.

Se difetti dobbiamo proprio trovarli, citiamo la spaziosità del vano passeggeri posteriore che può essere un po’ scomodo per chi è molto alto e che si riduce notevolmente se i sedili anteriori vengono tirati indietro al massimo (la vettura, comunque, è omologata per 5); e il sistema dei comandi vocali, un po’ troppo rigido nelle procedure da seguire nelle richieste e un po’ troppo lento, a volte, nelle risposte. Buona, invece, per una vettura del suo genere, la capacità del vano bagagli (351 litri elevabili a 1.109 agendo sul divanetto sdoppiabile). Mazda 3 è offerta anche con motori ibridi benzina 2.0L e-Skyactiv G da 122 Cv (90 kW) e 150 Cv (110 kW).

PEr quanto riguarda i prezzi Mazda 3 è offerta a partire da 26.500 euro; versione provata 34.950 comprensiva della tinta metallizzata Premium Soul Red Crystal. Prezzi salvo agevolazioni. Garanzia 3 anni o 100 mila km.

Sergio Casagrande

Twitter: @essecia

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