La Cina si conferma il Paese da cui provengono la maggior parte dei prodotti non sicuri per la salute, ben il 50%. Lo conferma l’ultimo rapporto annuale sul Safety Gate elaborato dalla Commissione europea. In cima alla classifica dei prodotti meno sicuri sul mercato Ue ancora una volta i giocattoli, seguiti da auto, cosmetici, abbigliamento ed elettrodomestici.
I rischi principali per la salute dei cittadini sono legati alla presenza di sostanze chimiche, alla possibilità di infortuni e, per i bambini, di soffocamento. Lo scorso anno, i prodotti cosmetici hanno registrato un numero significativamente più elevato di segnalazioni relative alla presenza di sostanze chimiche recentemente vietate in profumi e creme. Tuttavia, il forte aumento degli allarmi relativi ai rischi chimici non è dovuto solo ai cosmetici, poiché i rischi chimici sono stati identificati in una gamma più ampia di prodotti. Alcuni giocattoli, ad esempio, avevano un’eccessiva concentrazione di ftalati, che comporta rischi per il sistema riproduttivo.
La rete di segnalazione europea dei prodotti a rischio
Nel 2022 le autorità dei 30 Paesi partecipanti alla rete (i Ventisette, accanto a Norvegia, Islanda e Liechtenstein) hanno registrato 2.117 segnalazioni, reagendo con 3.932 azioni di follow-up. Il 35% delle segnalazioni hanno riguardato rischi legati alle sostanze chimiche.
In ogni Stato membro, le autorità di vigilanza del mercato hanno seguito regolarmente le segnalazioni e si sono scambiate ulteriori informazioni. L’84% delle azioni di follow-up includeva misure nazionali aggiuntive. Ad esempio, le autorità austriache di vigilanza del mercato hanno individuato dei giocattoli contenenti parti facilmente staccabili, che presentava un rischio di soffocamento per i bambini. In seguito alla notifica da parte delle autorità austriache di Safety Gate, le autorità slovene hanno identificato il giocattolo sul loro mercato e i rivenditori sono stati in grado di richiamare rapidamente il prodotto.
La Ue contro i rischi delle vendite online
E intanto la Comunità europea si attrezza anche per le vendite online: l’anno scorso ha lanciato un nuovo strumento di sorveglianza elettronica chiamato “web crawler”. Lo strumento mira a supportare ulteriormente le autorità nazionali nel rilevamento delle offerte online di prodotti pericolosi segnalati in Safety Gate. Identifica ed elenca automaticamente ognuna di queste offerte, consentendo alle autorità di contrasto di rintracciare il fornitore e ordinare l’effettivo ritiro di tali offerte, contribuendo ad armonizzare le azioni e ad affrontare le sfide del monitoraggio delle vendite online di prodotti pericolosi. Negli ultimi sei mesi, lo strumento ha aiutato a elaborare 939 avvisi, che hanno portato all’analisi di quasi 616mila siti web.
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