Ascolta
Briatore attacca il Governo. Intervistato da Il Fatto Quotidiano, l’imprenditore si sofferma sui temi al centro delle polemiche in questi ultimi giorni. A partire, da quello relativo ai cibi prodotti in laboratorio, cui l’esecutivo, a suo avviso, starebbe dedicando troppo tempo: “Un uomo del fare non perde tempo con le lumache, la carne sintetica ecc.“. Così come sulle dichiarazioni di La Russa su via Rasella: “Ti metti a perdere tempo con il fascismo“. Briatore giudica quindi tali temi lontani dalle priorità del paese: “Mio figlio – ribadisce – non conosce Patty Pravo, che è una grandissima della canzone italiana. Figurarsi che ne sa e se gliene frega dell’eccidio. No, non è per nulla interessato“.
Ma allora perchè il governo se ne interessa tanto? L’imprenditore non ha dubbi: “Perchè non ha null’altro da fare o da dire“. Parole forti, che riguardano un pò tutta la politica, anche l’opposizione: “Mi deludono questi tanti parolai, perchè danno l’impressione di non azzeccarne una. Aprono bocca così, per levarsi di torno i problemi veri. Per esempio, dare casa a chi non ne ha“. Oppure, lavoro. Una missione per il quale Mr Billionaire non li ritiene però all’altezza: “Non sanno cos’è il lavoro, ma non per colpa loro, ma perchè non hanno mai lavorato. Nessuno, nè di destra nè di sinistra. Quindi parlano di cose che non interessano per scagliare la palla in tribuna“.
Elogia poi la sua ex socia Daniela Santanchè: “Si è messa a lavorare e ha smesso di fare la prezzemolina in tv“. Mentre sugli esponenti del governo aggiunge: “Non ne conosco altri, a parte Maurizio Leo (viceministro dell’Economia ndr). Lì siamo al top, poi stop“. Su altri temi invece mostra preoccupazione: “Col Pnrr stiamo per fare una ciclopica figura di m***, se, come leggo, rimanderemo indietro i soldi. Il reddito di cittadinanza abolito? La delusione resta. Perchè i ragazzi hanno uno stile di vita strano, diverso. Accettano di campare con poco, senza fare lavori impegnativi ma che gli diano un gruzzoletto rispettabile“. Infine, il consiglio al governo: “Parli di meno“.
