- a
- a
- a
Commercianti esasperati chiedono ai politici di impegnarsi in modo concreto, poche promesse e molti fatti, sul fronte dei rincari energetici. Per questo invitano i politici a un incontro pubblico in programma giovedì (due giorni prima delle elezioni non a caso), alle ore 15, presso la Sala del Pellegrino alla Quercia, in via Maestro Danese. Si firmano Commercianti Esasperati e appartengono al mondo Horeca (hotel, restaurant, Café). “In rappresentanza di questa categoria – affermano – abbiamo deciso di organizzare questo evento, per noi molto importante, per discutere insieme sull’argomento rincaro bollette e chiedere un aiuto risolutivo a tutte le autorità politiche competenti che parteciperanno”.
Pannelli solari anche sui tetti dei centri storici
Si tratta di commercianti che non risultano iscritti alle diverse sigle sindacali o associazioni del comparto del commercio, ma i problemi sono i medesimi di tutti coloro che per vivere gestiscono attività aperte a pubblico. Sul fronte del turismo, elemento trainante della loro attività, l’estate è andata più che bene, ma di certo non basta a sanare i problemi del passato, e soprattutto ad affrontare quelli dietro l’angolo, quando arriveranno, insieme alle bollette energetiche, anche quelle del gas. Si parla di aumenti anche del 400%. Non poche le attività che, in località di mare, hanno scelto di chiudere pur avendo prenotazioni per Capodanno.
Produzione ridotta del 20% nelle ceramiche
Sul fronte dei rincari, per il settore del commercio si battono da tempo sia Confcommercio che Confesercenti. Spiega Leonardo Tosti di Confcommercio Lazio Nord: “Abbiamo ottenuto credito d’imposta del 40% per il gas e del 30% sull’energia. Si tratta di rimedi momentanei, molto di più va fatto”. Per Vincenzo Peparello, di Confesercenti, “è fondamentale il confronto con il governo e con le istituzioni per riuscire a portare a casa qualche risultato. Ci sono iscritti alla nostra associazione che lamentano aumenti delle bollette del 400%, con l’arrivo dell’inverno, sul fronte del gas vivremo una situazione al limite del tracollo se non si fa nulla e subito”.