25 Ottobre 2022 Cronaca 18 Views
Alberto Stasi continua a gridare la sua innocenza. L’uomo è in carcere con l’accusa di aver assassinato la fidanzata Chiara Poggi nell’agosto del 2007. Condannato a 16 anni di carcere, Stasi e i suoi legali stanno cercando di far riaprire il caso. Si chiede una revisione del processo, per dimostrare l’innocenza dell’uomo. Tutto a fronte di nuove elementi emersi nel corso delle indagini difensive. Ecco gli aggiornamenti sul caso!
Alberto Stasi grida la sua innocenza: si riaprirà il caso di Chiara Poggi?
Alberto Stasi, attualmente in carcere con l’accusa di aver assassinato la fidanzata Chiara Poggi, potrebbe essere innocente. E’ quello che continuano a sostenere i suoi avvocati, che hanno dato mandato ad una società di investigazione privata, di effettuare delle indagini. Ebbene, secondo quanto riporta il quotidiano Il Giornale, sarebbero emerse delle perizie che potrebbero far riaprire il caso. Alberto Stasi quindi, potrebbe avere la possibilità di dimostrare la sua innocenza. Ricordiamo che Chiara Poggi fu assassinata a Garlasco, in provincia di Pavia nell’agosto del 2007. All’epoca, la ragazza aveva solo 26 anni. Il caso ebbe un forte impatto mediatico. Moltissime le trasmissioni Tv che si occuparono del caso. Si é arrivati poi alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione nel 2015, con la quale Alberto Stasi venne condannato a sedici anni di carcere. Proprio il fidanzato di Chiara, fu ritenuto l’unico colpevole del delitto. Sino ad ora, tutte le richieste di revisione del processo, avanzate dai suoi legali, sono state rigettate. Ora però, sembra esserci ancora una speranza per lui. Proprio grazie a queste indagini portate avanti dalla società di investigazione privata.
Delitto Garlasco: ecco cosa é emerso dalle indagini difensive
Il caso di Garlasco ha diviso molto l’opinione pubblica. In effetti, ancora oggi, in molti credono all’innocenza di Alberto Stasi. Ci sono ancora molti dubbi e misteri intorno a questo delitto. Ecco perché i legali di Stasi hanno deciso di rivolgersi a questa società privata di investigazione, la Skp. Proprio uno dei soci della società, ha spiegato che ci sarebbero dei punti decisivi che potrebbero far riaprire il caso. In particolare, le indagini si sarebbero concentrate su una persona in particolare. Ovviamente non ne viene rivelato il nome. Si sa però che durante le indagini, gli investigatori si sono imbattuti sul suo profilo Facebook che, a detta del socio della Skp, era davvero inquietante. Non solo, pare che questo soggetto abbia postato dei contenuti particolari proprio in corrispondenza della data del delitto di Chiara. Anche alcuni suoi gesti, proprio a ridosso del delitto, non sono passati inosservati. Tutto il materiale raccolto su questo soggetto, è stato inviato alla procura. Al momento però, la posizione di questa persona, così come quella di Stasi é stata archiviata. Il socio dell’agenzia però, si dice certo che tutto il lavoro fatto non andrà sprecato. Si parla di indagini che alla società di investigazione sono costate la bellezza di 25 mila euro di avvocati. L’uomo comunque è convinto di una cosa. In galera c’è un uomo innocente. Se davvero fosse così, saremmo di fronte ad un clamoroso errore giudiziario. Cosa ne pensate? Secondo Voi Alberto Stasi é innocente? Giusto riaprire il processo? A Voi i Commenti!
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