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FISI, Ordine dei Medici: primum non nocere!

È con forte preoccupazione che la FISI apprende – da un comunicato del Presidente della FNOMCEO (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) – che per voce di Anelli ha avanzato una proposta di revisione del codice deontologico della professione medica.

Testualmente Anelli ha detto: “saranno innanzitutto introdotti degli articoli relativi ai vaccini e alle vaccinazioni: i vaccini rappresentano un fondamentale strumento di prevenzione e i medici non potranno disconoscerne il valore scientifico. Conseguentemente, il medico non può sconsigliarne l’utilizzo”.

Queste dichiarazioni collidono fortemente con il “principio di scienza e coscienza” che sta alla base del comportamento del Medico e che viene dato come elemento base del giuramento professionale moderno.

Sappiamo tutti che la Medicina non è una scienza

ma una pratica basata su scienze. A tal uopo citiamo la frase di Augusto Murri (1841-1932), medico italiano: “Nella clinica come nella vita, bisogna avere un preconcetto, uno solo, ma inalienabile: il preconcetto che tutto ciò che si afferma e che par vero può essere falso”.

La scienza oggi

ci dice che ciò che è vero deve essere misurabile e ripetibile, statisticamente significativo, tanto da trasformarsi in evidenza e assurgere a valore di legge, almeno sino a che un’altra realtà, altrettanto inoppugnabile, arrivi a superarla.

Le vaccinazioni

con siero ad mRNA hanno dimostrato che non si è impedito la trasmissione del virus COVID – 19, non si è immunizzata la popolazione (e come poteva essere un virus ad RNA cambia rapidamente rendendo inutile ogni vaccinazione) e che si sono avuti esiti avversi mortali e gravi con un tasso di 18 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate – ovvero 24.978 persone – (Fonte AIFA, rapporto n 13 , 26 settembre 2022) ed eventi avversi non gravi, con un tasso di segnalazione pari a 81/100.000 dosi somministrate – ovvero 134.000 persone – che non si sarebbero ammalate se non avessero praticato l’inoculazione.

Di queste 955 segnalazioni gravi

hanno avuto esito fatale, ovvero sono morti. Bisogna precisare, però, che le segnalazioni provenienti per il 63% da personale sanitario e solo il 37 % da privati cittadini che hanno denunciato l’effetto avverso, sono per “farmaco vigilanza passiva” che, statisticamente, vengono quantificate in 1 denunciata su 100 non denunciate e che, quindi, i numeri potrebbero essere ben molto superiori.

Non noti, come da ammissioni della Case Farmaceutiche produttrici, i danni vaccinali a medio, lungo e lunghissimo termine.

Solitamente PRIMUM NON NOCERE

è uno dei principi che si insegna per primo nelle facoltà di medicina.

Ciò significa che

nella scelta di una terapia, bisogna innanzitutto non arrecare danno al paziente e per questo, tra i trattamenti possibili, va sempre privilegiato quello che ha meno effetti collaterali.

In pandemia i cittadini sono stati costretti a firmare – sotto ricatto – un “consenso non informato” pena la perdita di alcune libertà individuali e senza alcuna libertà di scelta.

La scrivente O.S. ritiene che

ogni cittadino, nel rapporto con il proprio Medico di Base o di fiducia a cui affida la vita, vorrebbe un Medico che in “scienza e coscienza” lo consigli e non un Medico che “per forzatura deontologica” è costretto a non sconsigliare un dato farmaco o un siero che potrebbe nel proprio caso essere addirittura letale.

L’art 33 della Costituzione sancisce che “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.”.

Gli Ordini professionali

nascono con il compito di salvaguardare il cittadino da eventuali esercitazioni illegittime di determinate professioni regolamentate, come ad esempio quella del medico o dell’avvocato, per garantire la qualità della prestazione, ogni professionista ha l’obbligo di curare il continuo aggiornamento della propria competenza professionale, seguendo corsi formazione continua e acquisendo dei crediti formativi su indicazione dell’ordine di appartenenza e per la Tutela della professione, non per “imbavagliare” la coscienza o “impedire” le conoscenze scientifiche maturate con percorsi di formazione e scuole di pensiero diverse e/o di “controllare” ciò che pensano i professionisti per poi sanzionarli.

In questo senso

il Presidente della FNOMCEO è andato oltre a quello che il buon senso può dettare. Il Presidente dovrebbe, più che modificare il Codice Deontologico, capire fino in fondo di cosa, dopo l’inoculazione, sono effettivamente morte 955 persone e perché 25.000 persone, dopo l’inoculazione, non potranno più avere una vita normale.

Primum non nocere…

“Abbiamo chiesto una audizione in Commissione Sanità” dichiara il Segretario Generale della FISI Rolando Scotillo, “inoltre abbiamo dato disponibilità ad eventuali convocazioni nella costituenda Commissione di inchiesta sulla gestione del COVID. Molti sono stati i lati oscuri nella gestione della pandemia e va ricercata, ad ogni costo, la verità.”

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