Neurologo, filosofo e psicoanalista austriaco, Sigmund Freud è stato il fondatore della psicoanalisi e il primo in assoluto a formulare la nota teoria dei sogni, per la loro interpretazione. La volontà di dare un significato ai sogni nasce proprio alla fine dell’Ottocento grazie a Freud che, molto giovane e neo laureato in medicina, pone la sua attenzione e i suoi studi su questa materia ancora inesplorata.

Venendo a conoscenza del modo in cui si formano e prendono vita i sogni, secondo Freud, era possibile riuscire a capirne e interpretarne il contenuto inconscio. Una delle più importanti opere del filosofo è “L’interpretazione dei sogni“, edito in tedesco nel 1899.

Frasi di Freud sui sogni da realizzare

Freud è uno dei maestri della psicoanalisi, noto nel mondo per la sua teoria sull’interpretazione dei sogni. Per il filosofo infatti il sogno è l’interpretazione di contenuti rimossi dalla mente, che possono essere riportati in vita grazie proprio a una complessa ma approfondita analisi e interpretazione. Secondo Sigmund Freud il sogno è l’appagamento mascherato di un desiderio che si reprime.

Il sogno quindi può essere definito come una sorta di messaggio, certamente non esplicito ma da interpretare, molto complesso da decifrare, che sta ad indicare molto spesso un desiderio inconscio deformato dalla censura. Il sogno, secondo Freud, esprime ciò che inconsciamente il sognatore reprime internamente, senza lasciare che arrivi alla coscienza. Vediamo alcune delle più famose frasi sui sogni di uno dei filosofi e psicoanalisti più famosi al mondo:

  • Ogni elemento del sogno può rappresentare, per l’interpretazione, sia se stesso sia il proprio contrario. Non si sa mai a priori se si debba supporre l’uno o l’altro; è soltanto il contesto a decidere.
  • Quando io insisto con i miei pazienti sulla frequenza dei sogni edipici, in cui il sognatore ha un rapporto sessuale con la propria madre, essi rispondono spesso: “Non ricordo di aver mai fatto un sogno simile”. Subito dopo, tuttavia, verrà fuori un ricordo di qualche altro sogno poco chiaro e indifferente, che il paziente ha fatto ripetutamente. L’analisi mostra allora che questo è effettivamente un sogno con lo stesso contenuto, ancora una volta un sogno edipico. Posso affermare con certezza che i sogni mascherati di rapporti sessuali con la madre del sognatore sono molto più frequenti di quelli manifesti.
  • I sogni molto frequentemente esprimono ricordi e conoscenze che il soggetto da sveglio è ignaro di possedere.
  • Non siamo in grado di interpretare i sogni di un’altra persona, a meno che essa non sia preparata a comunicare i pensieri inconsci che si celano dietro al suo contenuto.
  • Il sogno infantile è la reazione a un’esperienza diurna che ha lasciato dietro di sé un rammarico, una nostalgia, un desiderio irrisolto. Il sogno reca l’appagamento diretto, scoperto, di questo desiderio.
  • Un sogno che il giorno immediatamente successivo sembra refrattario all’analisi, rivela il suo contenuto misterioso una settimana o un mese dopo, quando un cambiamento reale, avvenuto nel frattempo, ha attenuato la forza dei fatti psichici in lotta fra loro.
  • Rispetto alla temporalità, il sogno sembra godere di un altro privilegio, di essere anche in un altro senso indipendente dal fluire del tempo.
  • Nessun’altra pulsione è stata tanto repressa sin dall’infanzia quanto quella sessuale nelle sue numerose componenti, di nessun’altra rimangono desideri inconsci così numerosi e così forti, che ora agiscono durante il sonno provocando dei sogni.
  • C’è almeno un punto in ogni sogno, dove non si può toccare il fondo: un ombelico, in un certo senso, che è il suo punto di contatto con l’ignoto.
  • La convinzione spontanea della persona che si è appena svegliata è che i suoi sogni, anche se non sono venuti essi stessi da un altro mondo, lo hanno comunque trasportato in un altro mondo.
  • Astucci, scatole, casse, armadi, stufe corrispondono al grembo femminile, come del resto caverne, navi e tutti i tipi di recipienti. Le stanze nel sogno rappresentano generalmente donne e proprio la descrizione delle loro diverse entrate e uscite conferma quest’interpretazione.
  • Qualsiasi impressione, anche la più insignificante, lascia una traccia inalterabile, che può rivivere.
  • Il sogno non si occupa mai di inezie; non permettiamo alle quisquilie di disturbarci nel sonno. I sogni apparentemente innocenti si rivelano maliziosi, quando ci si sforza di interpretarli.
  • Una nevrosi, come del resto un sogno, non dice mai assurdità.
  • Non vi sono sogni assolutamente razionali e che non contengano qualche incoerenza, qualche anacronismo, qualche assurdità.
  • Se qualcuno sogna, con tutte le espressioni di dolore, che il padre o la madre o un fratello o una sorella muoiono, non impiegherei mai il sogno come prova che egli desidera la morte di quella persona in quel momento. La teoria dei sogni non richiede tanto; le basta la deduzione che questa morte è stata desiderata una volta o l’altra durante l’infanzia del sognatore.
  • Tutti i sogni sono sogni di comodità, ubbidiscono all’intento di continuare il sonno, anziché quello di svegliarsi. Il sogno è il custode, non il perturbatore, del sonno.
  • Le strutture oniriche sono quasi sollevate dal terreno della nostra vita psichica e vagano nello spazio psichico come nuvole in cielo, disperse dal primo soffio di vento.
  • Credo che l’imperatore romano che fece uccidere uno dei suoi uomini perché aveva sognato di assassinare l’imperatore, avesse torto. Avrebbe dovuto cominciare con il cercare di scoprire il significato del sogno; molto probabilmente il suo significato era diverso da quello che sembrava. E anche se un sogno con un contenuto diverso contenesse un atto di lesa maestà come significato, non sarebbe forse giusto ricordare il detto di Platone, che l’uomo virtuoso si accontenta di sognare ciò che un uomo malvagio fa realmente? Credo che la cosa migliore sia lasciar liberi i sogni.
  • I sogni cedono il posto davanti alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole.
  • Compiuto il lavoro di interpretazione, ci accorgiamo che il sogno è la soddisfazione di un desiderio.
  • È ovvio che il sogno sia l’appagamento di un desiderio, dato che nulla, all’infuori di un desiderio, è in grado di mettere in moto il nostro apparato psichico.
  • Se, nel raccontare un sogno, il narratore si sente portato a servirsi di un “o-o”, – per esempio, “era un giardino o un salotto” -, nei pensieri del sogno non c’era un’alternativa ma un “e”, una semplice aggiunta.
  • I sogni servono come una valvola di sicurezza per il cervello sovraccarico. Essi possiedono un potere terapeutico e ristoratore.

Sigmund Freud: frasi sulla vita

Durante la sua vita e i suoi continui studi, Freud cerca di capire e comprendere ciò che secondo lui è il cammino dell’esperienza e della conoscenza di ogni uomo. Nella sua brillante carriera elabora differenti teorie, sia sulla libido e l’ego, sia sulla sessualità infantile. Il pensiero di Freud vira verso la psicoanalisi e tutte le teorie e i metodi esistenti per poter curare disturbi psicologici di diversa natura e forma, quelli che nella sua epoca, tra fine Ottocento e inizio Novecento, venivano chiamati nevrosi e isteria, dando al paziente la possibilità di diventare consapevole dei conflitti inconsci dentro di sé. DiLei ha selezionato alcune delle più belle frasi sulla vita di Sigmund Freud:

  • Niente di ciò che abbiamo posseduto nella mente una volta può andare completamente perduto.
  • Un uomo non dovrebbe sforzarsi di eliminare i suoi complessi, ma di entrare in sintonia con loro.
  • Lo scopo della vita è la morte.
  • Ogni scherzo nasconde fondamentalmente una verità.
  • Nei sogni la vita di tutti i giorni, con le sue fatiche ed i suoi piaceri, con le sue gioie ed i suoi dolori, non si ripete mai; al contrario, i sogni hanno lo scopo di liberarcene. Anche quando tutta la nostra mente è presa da qualcosa, quando siamo abbattuti da qualche profondo dispiacere, o quando tutto il nostro potenziale intellettivo è assorbito da qualche problema, il sogno non farà altro che entrare nella tonalità del nostro umore e rappresentare la realtà in simboli.
  • Più un uomo appare perfetto all’esterno, più diavoli ha dentro.
  • Essere totalmente onesti con se stessi è un buon esercizio.
  • I sogni ci rammentano continuamente cose a cui abbiamo cessato di pensare e che da lungo tempo hanno perso importanza per noi.
  • Solo l’esperienza rende l’uomo saggio.
  • Si rimane colpiti, osservando come il sogno a volte riporti alla luce, in forma del tutto illesa e nella loro freschezza originaria, immagini di località, cose e persone rimaste profondamente sepolte sotto gli strati successivi che il tempo depone sulle nostre prime esperienze infantili.
  • Non c’è un punto di partenza se non sai dove andare.

Le frasi di Freud sull’amore

Freud, durante la sua vita, è lodato e amato da molti e odiato da altri. Trascorre la sua esistenza a riflettere profondamente, a indagare su quelle che sono le relazioni umane, sui sentimenti che ci uniscono gli uni agli altri, come l’amore. Vediamo alcune delle sue più famose frasi che, dobbiamo dirlo, ci portano tutte a una riflessione attenta e profonda:

  • Essere amati costituisce un fattore positivo tale da giustificare la rinuncia ad altri vantaggi.
  • L’amore è il passo più vicino alla psicosi.
  • Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo.
  • Tutti gli oggetti allungati: bastoni, tronchi, ombrelli (per il modo di aprirli, che può essere paragonato all’erezione!) intendono rappresentare il membro maschile, così come tutte le armi lunghe e acuminate: coltelli, pugnali, picche.
  • Scale, scale a pioli, scalinate e rispettivamente il fare le scale, tanto in salita quanto in discesa, sono rappresentazioni simboliche dell’atto sessuale.
  • Un uomo che dubita del proprio amore, può, anzi deve, dubitare di ogni più piccola cosa.
  • L’unica persona con cui puoi confrontarti è te stesso ed il tuo passato.
  • I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l’amore con l’odio nelle loro relazioni.
  • Gli uomini sono più morali di quanto pensano e molto più immorali di quanto possano immaginare.
  • Ci sono due modi per essere felici in questa vita: uno è di diventare un idiota, e l’altro è di esserlo.