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La Vecchia frena ancora, la capolista Anzio si allontana

Si chiude sull’1-1 il big match del campionato di Eccellenza per il Civitavecchia ad Aprilia contro la Primavera. Secondo scontro diretto e secondo pareggio di fila per Paolo Caputo nella sua nuova esperienza sulla panchina nerazzurra. Si parte un quarto d’ora dopo il canonico inizio delle altre gare. Sono appena due i punti di distanza dalla squadra avversaria, che rimane salda al secondo posto del girone. Paolo Caputo opta per lo stesso undici del match del Tamagnini contro l’Anzio piazzando Sarracino tra i pali, la difesa composta da Serpieri, Fatarella, Gravina. e Funari, Hrustic, Proietti, Gagliardi e Luchetti sulla mezzeria di centrocampo e pronti a innescare Cerroni Samuele e Vittorini. Mister Brandimarte sul fronte apriliano propone Caruso tra i pali poi, in rigoroso numero di maglia, Amore, Villa, Montella, Treiani, Trincia, Tosi, Sterpone, Loria, Proia e Carlino. Si parte dopo un minuto di raccoglimento per le vittime in Turchia anche se, per il Civitavecchia, in qualche modo era anche per Alberto Motta il lavoratore scomparso tragicamente nella mattinata di venerdì. Parte a testa bassa il gruppo di Polverini, così come avviene per la compagine nerazzurra, stesso canovaccio sull’altro fronte e al primo capovolgimento di fronte, è il quarto, la Vecchia passa. Vittorini viene atterrato in area mentre era tra due avversari e dal dischetto non sbaglia. Vecchia avanti. La Primavera la riagguanta quattro minuti dopo, Treiani cerca e trova il jolly da distanza siderale piazzando la sfera dove Sarracino non può arrivare. Tutto da rifare, partenza shock per entrambi. Al 20°, mentre la partita ha preso dimensioni non eccelse, nel mezzo di un gioco frammentato, in piena area di rigore, su assist di Luchetti svetta Vittorini quasi a botta sicura con Caruso, ben piazzato, che si supera per respingere. Tutto qui nella prima mezz’ora di gioco. La Vecchia l’occasione da gol se la costruisce al trentaquattresimo, Proietti ruba la sfera a centrocampo e serve Vittorini in profondità che, dopo aver fatto una decina di metri, davanti a Caruso si fa quasi ipnotizzare, con l’estremo difensore che si supera per respingere. Quasi un gol il suo. Poche le emozioni nella prima frazione, tanto agonismo con le due squadre che si sono praticamente annullate sul terreno di gioco, su cui spiccano comunque le due nitide occasioni capitate a Vittorini in cui Caruso ha detto di no. Se fosse stato un match di pugilato ai punti l’avrebbe spuntata la squadra nerazzurra, ma qui per primeggiare non basta. Spiccano i cambi ad inizio ripresa nella squadra locale, out Loria e Villa con Panico e Calenda al loro posto, poi Antonio Montella e Sabella per Proia e Tosi, mentre tra i nerazzurri nessun cambio e da mettere sui taccuini, dopo solo un minuto, c’è il giallo preso da Proietti. Il gioco è vivo, frenetico in alcuni frangenti ed è ancora tanto l’agonismo in campo. I nerazzurri mettono in atto un pressing più incisivo, ma è sterile e non favorisce il gol del possibile vantaggio. Nel frattempo si ingarbuglia la situazione per le due contendenti al Pr

imavera, vincono sia Boreale che W3 e ora la classifica vedrebbe la Primavera ancora seconda ma i nerazzurri, a pari punti con la Boreale, scivolerebbero in quarta a scapito della W3. Azioni troppo spezzettate per mettere la testa avanti e da segnalare, intorno al ventesimo, c’è solo un mezzo pasticcio della retroguardia locale che per poco non regala il gol ai nerazzurri. Intorno alla mezz’ora il primo cambio anche in casa Civitavecchia, Luciani prende il posto di Samuele Cerroni. Sull’altro fronte dopo la mezz’ora sul filo Panico/Montella c’è la conclusione di quest’ultimo, abbondantemente a lato. Era dura e lo si sapeva, servirebbe il lampo di qualcuno, anche se la buona notizia la dà il Vis Sezze che nel frattempo ri-regala, pareggiando la gara con la W3 Maccarese, il terzo posto ai nerazzurri. Ma non basta, non basterà visto che finisce uno a uno. «Sapevamo che avremmo dovuto affrontare una partita dura – commenta il centrocampista Massimiliano Gravina, anche questa volta risultato uno dei migliori sul terreno di gioco – contro una squadra organizzata come la Primavera e così è stato. Ci abbiamo provato fino alla fine a portare via la posta in palio, peccato aver subito la rete del pareggio a pochi minuti dal nostro vantaggio iniziale. Credo che il risultato di parità sia quello più giusto per quello che si è visto in campo».

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