Dopo la comparsa sugli organi d’informazione di alcuni articoli sul tema dello “stralcio” e/o rottamazione delle cartelle emesse da Agenzia delle Entrate e Riscossione (ADER), l’assessore a Bilancio e Tributi Francesco Serpa fa il punto della situazione: «Credo sia il caso di fare chiarezza».
Come si legge nella nota diffusa dall’assessorato, la Legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197) ha introdotto una serie di strumenti volti a ridurre il magazzino dei carichi affidati all’ADER, tra cui lo stralcio parziale dei carichi affidati ad ADER fino a 1.000 euro, residui inclusi, nelle cartelle dal 2000 al 2015 e la nuova “rottamazione-quater”, ovvero la definizione agevolata dei carichi affidati ad ADER tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
«In particolare» spiega Serpa, «per quanto riguarda lo stralcio parziale dei crediti residui alla data del 1° gennaio 2023 e fino a 1.000 euro, affidati ad ADER dal 2000 al 31 dicembre 2015, verranno discaricate in automatico le somme dovute, alla medesima data, a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni, di interessi di mora e delle maggiorazioni di legge. In tal senso, infatti, questa Amministrazione ha deciso di consentire ai cittadini di usufruire di tale agevolazione, contrariamente alle scelte fatte da altri Comuni limitrofi, che hanno deliberato la mancata adesione, privando di fatto i cittadini della possibilità di regolarizzare la propria posizione debitoria, senza il pagamento di sanzioni e interessi».
Per quanto riguarda, invece, la rottamazione–quater dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate e Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 (senza limitazione d’importo), la norma prevede che i debiti risultanti dai “singoli carichi” affidati ad ADER possono essere estinti versando solamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, senza, anche in questo caso, il pagamento di sanzioni e interessi. Il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato in unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, o in alternativa in un numero massimo di 18 rate. Per usufruire di tale agevolazione i cittadini dovranno presentare apposita domanda on-line sul sito di AdER: agenziaentrateriscossione.gov.it.
«È importante precisare che, come imposto dalla normativa nazionale, queste agevolazioni non si applicano alle “ingiunzioni fiscali” emesse per conto del Comune da concessionari privati (GEFIL SpA o ABACO SpA)».
«In ultimo» conclude l’assessore al Bilancio, «solo con la conversione definitiva del decreto “Milleproroghe” si è fatta chiarezza in ordine alla “definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti”, il cui regolamento è già all’attenzione della Commissione Bilancio per l’approvazione definitiva che dovrà avvenire entro il prossimo 31 marzo. Questo strumento consentirà ai contribuenti di Civitavecchia, sempre dietro presentazione di apposita domanda (il cui modello sarà disponibile sul sito del Comune subito dopo l’approvazione), di definire i giudizi pendenti al 1° gennaio 2023, usufruendo dello stralcio totale di sanzioni e interessi, nonché dell’abbattimento di parte del tributo dovuto».
Pubblicato sabato, 11 Marzo 2023 @ 08:01:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA