ROMA – Muro europeo, prima o poi dovrà crollare. Immobile conta le ore che lo separano dallo Sturm Graz. Di nuovo in testa alla classifica dei marcatori in campionato, ancora all’asciutto in Europa League. Tre partite senza scrivere il suo nome sul tabellino. Potrebbe pure essere la normalità per qualcun altro, non per Ciro. Troppe gare di astinenza per uno così, abituato a segnare e sognare in grande. L’ultimo passo nell’Olimpo lunedì sera a Firenze siglando la 188esima rete in Serie A, raggiunti Signori, Gilardino e Del Piero. Score inestimabile, top ten di tutti i tempi. C’è da rompere il tabù stagionale rimasto. Sturm avvisato, mezzo bucato. Immobile deve mettere da parte le botte prese al Franchi, si è vendicato dei difensori viola infilandoli nel recupero. Pallone sotto la traversa sul tacco perfetto di Milinkovic, poco prima era stato lui a servire l’assist cioccolatino a Luis Alberto. Sarri non può rinunciarci nemmeno stavolta. Incrocia le dita, il tecnico, convinto di ritrovare presto la sua versione migliore anche nei confronti infrasettimanali.
Voglia
Il Gruppo F, tuttora in equilibrio, può essere spostato dai suoi colpi. Dalla sua fame di gol: 6 quelli in Serie A (soltanto 1 su rigore), coppia di testa con Arnautovic del Bologna, +1 sul gruppetto a 5 formato da Vlahovic, Dybala, Beto e Kvaratskhelia. Una scalata continua. Resta da inaugurare l’Europa League, dove è rimasto a secco nei 235 minuti fin qui giocati. Contro il Feyenoord, con il risultato in cassaforte, era stato sostituito al 69′. Con il Midtjylland era uscito al 76′, nell’ultimo quarto d’ora c’era solo da limitare la figuraccia. In Austria, al contrario, la sfida è rimasta in bilico fino al triplice fischio. Non gli è bastato il match intero per sbloccarsi e regalare il successo in trasferta. Ci riprova stasera, in canna un altro tentativo per far ripartire pure le statistiche europee. In Europa League con la Lazio finora ha siglato 15 gol in 28 presenze, le gioie diventano 20 in 33 gare se si inserisce nel conto la stagione 2020-2021 con la squadra impegnata in Champions League (5 gol in 5 partite).
Sfida
Serve un Immobile di lusso anche in campo internazionale. Le fortune biancocelesti passano per la sua vena realizzativa. Imprescindibile come sempre: 12 su 12 da titolare, in campionato ha rifiatato solo nella mezz’ora finale con lo Spezia (64′), per il resto non ha mai visto la panchina o il quarto uomo illuminare il suo numero. Contro i liguri, alla ripartenza dalla sosta, andava centellinato a causa dei problemi muscolari accusati in ritiro con la Nazionale. Adesso freme per trovare la prima gioia in Europa League, dove si è laureato capocannoniere nel 2017-2018 (insieme ad Aduriz dell’Athletic Bilbao). Corsa interrotta bruscamente contro il Salisburgo, al comando del campionato austriaco con 2 punti di vantaggio proprio sullo Sturm Graz. Ciro, in un colpo solo, può cancellare i brutti ricordi europei del passato e del presente.
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