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Lazio, Milinkovic a bocca asciutta: la ripartenza è lenta

Zero minuti con il Galatasaray, 30 con l’Hatayspor, 45 contro l’Almeria. E’ il bilancio post-Mondiale di Milinkovic, molto magro. La scusa della caviglia destra dolente era valida appena rientrato dalla Serbia, non più. Si sente bene, cerca continuità di gioco per riprendere la forma migliore. Sarri avrebbe voluto farlo giocare contro i turchi martedì 12 dicembre, ma il Sergente preferì aspettare. Non era un rifiuto immotivato. Aveva completato un solo allenamento con la Lazio (lunedì 12 dicembre), dopo dieci giorni di vacanza, trascorsi effettuando terapie. E’ rimasto in panchina anche contro l’Hatayspor, subentrando nell’ultima mezzora. Era atteso ieri dall’inizio, gli sono stati preferiti Luis Alberto e Vecino. Sarri l’ha sganciato nel secondo tempo, sotto di un gol. Ma la partita era segnata. La Lazio era senza verve e il Sergente non ha potuto molto. Sta al tecnico gestire al meglio Luis Alberto e Milinkovic. Recuperarli, tenerli al massimo della forma. Il rischio è che il mercato di gennaio produca voci continue legate alla possibile partenza del Mago e al futuro del Sergente. Rimbalzano indiscrezioni continue dalla Spagna e dall’Inghilterra. Atletico Madrid (se venderà Joao Felix) e Siviglia (dopo l’addio di Isco) starebbero pensando a Luis. Il Sun nei giorni scorsi ha preannunciato un’offerta dell’Arsenal per Milinkovic. Si vedrà. 

Lazio ko in Spagna, l’Almeria vince 2-0: Sarri mastica amaro

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Bonazzoli

Si contano più indiscrezioni in uscita che in entrata. Qualcuna c’è: ieri è stato associato alla Lazio il nome di Federico Bonazzoli della Salernitana, 25 anni, è in uscita dai granata. E’ un centravanti, dunque inquadrabile come vice Ciro. Era stato acquistato in estate pagando 5 milioni alla Samp, gli è stato riconosciuto un contratto da 1,5 milioni l’anno. Nicola non è soddisfatto (un gol in 14 presenze), i granata lo cedono in prestito. Su di lui ci sono Monza e Verona. Da Formello nei giorni scorsi rimbalzavano segnali negativi rispetto all’arrivo di rinforzi invernali, anche del solo terzino baby il cui acquisto era stato pianificato a novembre. Su Bonazzoli qualcosa c’è stato, ma non si sono riscontrate le condizioni economiche adatte. Lotito, risolto il caso “debiti fiscali” strappando la rateizzazione per tutto il calcio e lo sport, è alle prese col solito indice di liquidità. Al momento è in uscita solo Kamenovic e non basta per riuscire ad intavolare un’operazione in entrata. Vanno incrociati i parametri economici. Kamenovic partirà per il prestito gratuito allo Sparta Praga nei prossimi giorni (il mercato ceco aprirà dopo quello italiano). Guadagna circa 300 mila euro netti, al suo posto può arrivare solo un giocatore che percepisce uno stipendio di questo valore. Il Bonazzoli di turno è fuori portata. Sarri un vice Ciro lo vorrebbe, non l’ha chiesto apertamente a novembre, ma ha fatto capire che prenderebbe al volo un’occasione. Il diesse Tare continua a credere in Cancellieri. La Lazio, dopo Kamenovic, deve cercare di cedere Fares per avere più margini per acquistare. E’ fermo per uno stiramento, procurato in allenamento. E’ senza mercato. Lo gestisce il gruppo Raiola, rappresentato da Rafaela Pimenta. Hanno proposto il terzino Pellegrini, ipotesi per giugno. Prima devono risolvere il caso Fares.

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