ROMA – Paranormal activity. Talmente bello da vedere che diventa un incubo per le squadre che affronta. Cin cin con Milinkovic nel lunch match, ubriachi di lui già all’ora di pranzo. «Doppietta, tifosi birretta», ha postato su Instagram augurando a tutti una buona domenica. Lo è stata, eccome se lo è stata. Un paio di timbri e tante altre giocate che voi avversari non potreste immaginarvi. Gol e tocchi di suola, colpi di testa e di genio, strapotere tecnico e fisico. Ha dominato con la palla a terra e nel gioco aereo. Una delizia di calciatore, ha arricchito la sfida all’Olimpico con una partita d’autore, arrotondando il risultato per far scorrere in anticipo i titoli di coda. Semplice semplice, mettere dentro l’assist al bacio di Zaccagni. Più elaborato il raddoppio personale, poker della Lazio: tocco morbidissimo, l’ovatta negli scarpini per beffare l’uscita di Dragowski sul filtrante di Hysaj.
Prodezze
Ha aspettato la decisione del Var per esultare la seconda volta: ci è voluto qualche attimo in più, hanno visto e rivisto il replay, un po’ come i tifosi biancocelesti a fine partita, una volta tornati a casa. Una gemma da rigustare. Il Sergente s’era sbloccato contro la Cremonese, ha bissato e raddoppiato subito dopo la sosta. È salito a 3 reti e 5 assist in 8 giornate. Numeri da urlo, lo proiettano a un’altra stagione gigantesca, sulla falsariga della scorsa quando chiuse tra i pochissimi giocatori in doppia doppia (almeno 10 gol e 10 passaggi vincenti per i compagni). Se lo godono i laziali, Sarri neanche a dirlo. Il tecnico ha passato l’estate temendo di perderlo per colpa del mercato. Ieri è stato il turno di Martusciello, ne ha ricevuto le grazie nel turno vissuto in panchina in prima persona.
Numeri
Milinkovic sempre più trascinatore, in totale ha realizzato 62 gol con la maglia della Lazio, sono 51 quelli in campionato. L’unico centrocampista nella storia del club a rientrare nella classifica dei 10 top-scorer di sempre in Serie A, competizione in cui ha raggiunto e superato Renzo Garlaschelli. Adesso nel mirino c’è la leggenda Miroslav Klose, solo a +3 sul serbo dopo i novanta minuti con lo Spezia. Sono stati di un livello straordinario, il modo migliore per accompagnare la dolce attesa della figlia in arrivo. Pollice in bocca ed ennesima dedica alla compagna Natalija.
Patric
Una domenica perfetta allo stadio, non è stata rovinata da ricadute o nuovi infortuni. Patric, con Casale già ai box (lesione muscolare all’adduttore sinistro), aveva fatto scattare le preoccupazioni non rientrando in campo per il secondo tempo. Lo spagnolo è stato sostituito da Gila a causa di problemi intestinali: «No, non ha avuto un problema di carattere muscolare», ha spiegato il medico sociale Rodia a Lazio Style Channel. «All’intervallo ha accusato un disturbo gastroenterico, quindi è stato necessario il cambio». Nessun dubbio in vista della trasferta di giovedì in Austria con lo Sturm Graz.
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