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M5S: ”Una città ferma in attesa dei risultati regionali”

CIVITAVECCHIA – “Una città ferma, in attesa dei risultati regionali di chi è pagato per amministrarla”. Tuona così il gruppo consiliare del M5S, evidenziando lo stop della macchina amministrativa, a partire dalle convocazioni dei consigli comunali.

“Da quando Mari e Cacciapuoti sono passati in Fratelli d’Italia il Consiglio comunale non si è più riunito e nulla si muoverà almeno fino alle elezioni regionali – spiegano – poi andranno riequilibrati magari con la settima giunta i rapporti di maggioranza. Intanto Civitavecchia aspetta i comodi di lor signori o forse semplicemente aspetta una maggioranza degna di amministrarla.  L’amministrazione di centrodestra sta per raggiungere i quattro anni di governo della città. Saranno ricordati quasi esclusivamente come i più grandi “campioni” di rimpasti, con sei giunte cambiate (finora), con il record di consiglieri saltati da un partito all’altro per inseguire le ambizioni personali. Tutto, tranne lavorare per il bene di Civitavecchia. Una città immobile da quattro anni, a parte qualche temporanea e discutibile attrazione, dove è stato revocato anche quanto di buono per la città era stato avviato. Ad esempio oggi avremmo un mercato finalmente riunito e invece ci ritroviamo solo un bagno prefabbricato che farà la fine del precedente, avremmo avuto un parco Saraudi accessibile e uno skatepark che avrebbe attirato turisti sportivi da tutto il mondo e invece abbiamo terra incolta, avremmo avuto uno Stadio Fattori completamente riqualificato e invece non sono neanche iniziati i lavori (e questi ritardi costeranno ai cittadini un maggiore abnorme esborso dovuto all’aumento dei materiali). Neanche la Terrazza Guglielmi è stata inaugurata, nonostante fosse già praticamente tutto pronto per iniziare i lavori all’atto dell’insediamento di questa Giunta. Mentre l’assessore candidato alle regionali sogna fantomatici central park a Italcementi non c’è traccia del bilancio 2023, sebbene i più informati dicano che sia pronto da un pezzo. I cittadini non lo vedono il bilancio, ma senza la sua approvazione non si possono attuare le opere pubbliche, non si possono portare avanti investimenti, non si pagano neppure i dovuti arretrati di contratto ai dipendenti comunali, figuriamoci – hanno concluso – se si può pensare allo sviluppo della città”.

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