Al 19° Congresso dei Tecnici di Radiologia Medica premiato lo storico presidente del Collegio TSRM Alessandro Beux. Emozione per un video che ha ripercorso la storia della professione. Donini (Conferenza delle Regioni): «Più professionisti e stipendi più alti, dobbiamo puntare sui professionisti sanitari»
di Francesco Torre
Ha emozionato tutta la platea del 19° Congresso dei Tecnici Sanitaria di Radiologia Medica, che ha avuto luogo nel week end a Vicenza, il video che ha ripercorso tutta la storia della professione, dagli anni 30’ a oggi: un lungo percorso culminato nella legge 3 del 2018 e nella nascita dell’Ordine multiprofessionale TSRM PSTRP. Voce narrante la presidente della Commissione di Albo Carmela Galdieri, che ha premiato davanti a quasi mille delegati lo storico presidente prima del Collegio dei TSRM e poi della Federazione TSRM PSTRP Alessandro Beux, anche lui visibilmente emozionato.
Tanti i temi al centro dell’assise: dalla sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al nuovo contratto del comparto sanità, dall’intelligenza artificiale alla radioprotezione. La professione dei TSRM è in continua evoluzione, complice anche il progresso tecnologico che costringe questi professionisti a essere sempre al passo con i tempi.
Tra i tanti messaggi arrivati anche quelli del Ministro della Salute Roberto Speranza che ha parlato di «una valenza storica irripetibile» del Congresso: «È il primo della Commissione di Albo nazionale che ha ereditato la rappresentanza istituzionale degli ex Collegi dei Tecnici sanitari di radiologia medica, ora Ordini multiprofessionali. Quella dei TSRM è stata una scelta responsabile e lungimirante, che col tempo darà i suoi frutti: la complessità che da tempo caratterizza la società e la sanità richiede analisi e risposte che crescano plurali, capaci di andare al di là della mera sintesi finale dei singoli contributi».
«Se oggi noi siamo qui è grazie alle persone che hanno creduto in questa professione 55 anni fa» ha sottolineato la presidente Carmela Galdieri, mentre la presidente della FNO TSRM PSTRP Teresa Calandra ha sottolineato: «L’innovazione tecnologica ha caratterizzato gli ultimi decenni, un grande cambiamento che ha portato a cambiare il nostro modo di lavorare. Dobbiamo governare questo processo di innovazione, senza che questo possa sopraffarci. Per noi è fondamentale l’integrazione multiprofessionale. Chi più dei TSRM conosce il vero significato di integrazione? Abbiamo saputo guardare lontano. L’integrazione multiprofessionale è la nostra filosofia di vita».
Anelli e Donini promuovono la multidisciplinarietà
Al Congresso è arrivato anche il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli, accompagnato da Giovanni Leone e Roberto Monaco: «Questa pandemia ha fatto emergere l’importanza delle professioni sanitarie – ha ricordato Anelli -. Ma dalla crisi è venuta fuori anche l’ossatura e il valore di un SSN che consideriamo un bene assoluto di questo Paese. Oggi la sanità è riconosciuta come uno dei settori più strategici. Senza la salute non si può fare niente. Con la legge 3 del 2018 Gli ordini si sono trasformati in articolazioni dello stato. Questo dà maggiore autorevolezza a tutti i professionisti».
Anelli ha poi evidenziato la necessità di puntare sul personale nella sanità del futuro: «Il PNRR non basta, è utile per le strutture e le infrastrutture ma servono risorse per i professionisti. L’eredità del passato è quella di vederci in contrapposizione, ma così non è. La consulta delle professioni è stata una svolta in questo senso. Dobbiamo pensare a una reciproca attività senza la quale non possiamo garantire servizi».
Un importante riconoscimento al lavoro dei TSRM è arrivato anche da Raffaele Donini, assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna e coordinatore del Comitato Salute della Conferenza delle Regioni: «Per noi oggi è fondamentale ricevere da tutte le professioni visioni e competenze che esprimono nel sistema sanitario per affinare la riforma del sistema. Con il PNRR parliamo di casa come primo luogo di cura, del rinnovo delle apparecchiature obsolete. Viene offerto il valore della multiprofessionalità. La formazione di questa multiprofessionalità deve avvenire attraverso investimento in professioni sanitarie: occorre una quantità di professionisti adeguata alla domanda di salute e assicurarsi che i professionisti siano valorizzati anche con una remunerazione che non può essere quella di oggi».
Le sessioni del Congresso
Il Congresso si è articolato in quattro sessioni. Nella prima “PNRR. Ri-organizzare per ri-partire, la nuova sfida del SSN”, si è parlato della riorganizzazione del sistema salute in relazione a quelli che sono i reali bisogni del cittadino e si è affrontato il tema del potenziamento della sanità territoriale pubblica e privata accreditata. Al centro dell’assise anche il Decreto legislativo 101 del 31 luglio 2020 che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla radioprotezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti e quello della formazione. Uno spazio è stato dedicato anche al contratto del Comparto Sanità. Il Congresso si è concluso con il 9° Premio Paola Crocetti, dedicato alla migliore tesi di laurea triennale, magistrale o master.
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