“Voglio ringraziare tutti per l’opportunità – ha dichiarato Marash Kumbulla -. In questo tavolo non ci sono avversari. C’è solo la squadra della pace e dobbiamo fare il tifo per quella squadra lì. Noi calciatori non possiamo fermare la guerra ma con questo evento possiamo portare più gente possibile a rendersi conto di questo problema e portare più gente ad essere consapevole e informata. Io nel mio piccolo insieme ai miei compagni della Roma vogliamo fare questo tutti i giorni e aiutare il Santo Padre“.
Pastorella: “Con la Roma per i deboli”
Queste invece le parole di Fancesco Pastorella: “Siamo onorati di essere a questo tavolo e promuovere un evento così importante come la Partita per la Pace. Noi come Roma siamo stati sempre vicino a queste popolazioni che purtroppo stanno subendo le conseguenze della guerra che colpiscono sempre le persone più fragili e più deboli. Siamo stati vicini al popolo afghano ed ai rifiugiati dell’Ucraina. Ringraziamo il Santo Padre che ci ha dato la possibilità di contribuire a quest’evento perché siamo convinti che il calcio possa fare la sua parte con un messaggio di pace“.