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Puglia. Ben 176 milioni di euro per assumere nuovi Medici e nuovi Infermieri.

La Regione Puglia potrà spendere 176 milioni di euro per assumere Medici e Infermieri rispetto ai vincoli di bilancio. I fondi rivengono dal PNRR.

La Regione Puglia, grazie ad una apposita deroga del Governo rispetto ai vincoli di Bilancio, potrà assumere nuovi Medici e nuovi Infermieri potendo contare su ben 176 milioni di euro in più. I fondi rivengono tutti dal PNRR e serviranno per avviare le strutture dedite all’Assistenza Territoriale, ovvero Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Unità di continuità assistenziale e Centrali operative territoriali.

Lo ha comunicato oggi l’Assessore regionale alla Salute Rocco Palese. Per l’assunzione di nuovi Infermieri non vi è alcun problema, potendo la Puglia contare su una graduatoria concorsuale molto ampia. Un po’ più difficile sarà assumere i Medici, che al pubblico preferiscono le sirene e le paghe del privato. Non si è capito bene se i fondi potranno essere utilizzati per stabilizzare il personale attualmente precario, ma ancora in attività.

La Regione Puglia, ha spiegato Palese, riceverà ben 176 milioni per assumere personale medico ed infermieristico.

I fondi potranno essere spedi da quest’anno fino al 2026. Nello specifico:

  • 6 milioni di euro fino a fine anno;
  • 10,5 milioni nel 2023;
  • 25,8 milioni l’anno successivo;
  • 48 milioni e mezzo nel 2025;
  • 85,1 milioni nel 2026.

Ovviamente, come accennavamo, i soldi dovranno servire per avviare l’assistenza territoriale e la de-ospedalizzazione delle cronicità.

È di certo una notizia positiva, significa che il piano procede nei tempi previsti. Ma troveremo il personale da assumere?, è l’interrogativo che pone, ad alta voce, l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, preoccupato dalla carenza di sanitari pugliesi, in particolar modo di medici.

Un breve passo a ritroso: poche ore fa è arrivato sul tavolo delle Regioni il riparto delle risorse della misura prevista dalla Legge di Bilancio, in rimando all’assunzione, in deroga al tetto di spesa, di personale destinato alle nuove strutture dell’assistenza territoriale. Numeri alla mano: 1 miliardo di euro fino al 2026. È quanto prevede il decreto attuativo (“Decreto ministeriale recante riparto delle risorse per il potenziamento dell’assistenza territoriale, ai sensi dell’art. 1, comma 274 della legge n. 234 del 2021”) – per l’inserimento all’ordine del giorno della prima seduta utile della Conferenza Stato-Regioni, si legge – della misura già approvata nella scorsa Legge di Bilancio emanato dal Ministero della Salute e adesso all’attenzione delle Regioni (la legge a cui si rimanda è quella relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”).

Nel maggio 2022 vi è stato il via libera al Contratto Istituzionale di sviluppo tra il Ministero della Salute. Per tale occasione l’assessore Palese ha riferito che “la Regione Puglia conferma la tabella di marcia dettata dalla Commissione europea e dal Governo nell’attuazione del Pnrr, Missione 6, che vale 650 milioni di euro per la Puglia; la proposta regionale è stata sottoposta ad un doppio vaglio di verifica formale e sostanziale delle schede compilate dalle singole aziende sanitarie”.

Chi vivrà vedrà.

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