Dal 21 settembre al 2 ottobre 2022
Teatro Golden via Taranto, 36
La scuola è ripartita e per gli studenti si prospetta un anno pieno di studio e tante avventure. Ma non sono i soli. Anche i teatri sono pronti ad annunciare la loro nuova stagione e gli attori fremono in attesa di salire sul palcoscenico. Tra debutti e grandi ritorni è decisamente ricco il cartellone del Teatro Golden di via Taranto a Roma, il cui primo spettacolo coincide, curiosamente, proprio con il “suono della campanella”. In scena, infatti, sta per debuttare la commedia “Sottobanco”, di Domenico Starnone, con Gaia De Laurentiis, Felice Della Corte e con Paolo Perinelli, Riccardo Bàrbera, Silvia Brogi, Marina Vitolo, Enoch Marrella, per la regia di Claudio Boccaccini. Prodotto dall’Associazione Culturale Pex lo spettacolo, dal 21 settembre al 2 ottobre, ruota attorno alle vicende di un istituto tecnico della periferia romana, alle prese con gli scrutini di una 4° classe agli inizi degli anni novanta. Il consiglio è costretto a riunirsi nei maleodoranti locali della palestra per dibattere sul destino di una classe irrequieta e bizzarra, dove spicca la presenza imbarazzante di un allievo che, a causa del suo comportamento, dividerà i giudizi dei professori dando vita ad un acceso dibattito con l’inevitabile e fatale pretesto per scatenare accuse, recriminazioni, rese dei conti derivanti da rancori pregressi. Problematiche vecchie e nuove, pronte ad offrire alla platea lo spunto per una sana riflessione e tantissime risate. Il valore della cultura per tutti sarà, inoltre, sottolineato da una iniziativa lanciata dal Teatro Golden per ribadire quanto sia fondamentale percorrere la strada della conoscenza. Una vera e propria campagna di sensibilizzazione, intitolata “Libri in via di estinzione. Salvali grazie a Sottobanco”, che unisce il piacere di andare a teatro e quello di dedicarsi alla lettura per stimolare l’immaginazione, migliorare la memoria, accrescere le competenze linguistiche e logiche. Gli spettatori potranno portare un libro, quello che ritengono debba essere preservato dal “rischio estinzione”, e decidere se donarlo al vicino di poltrona oppure allo spazio culturale che si preoccuperà poi di raccoglierli per metterli a disposizione del proprio pubblico.