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Roma, caso Cospito: il petardo contro la sede del Pd e le scritte contro il 41bis

Roma. Un petardo lanciato contro la sede del Pd e scritte sulle mura esterne dell’edificio in solidarietà di Alfredo Cospito, leader del movimento in sciopero della fame da 140 giorni. L’esplosione è avvenuta nella notte, quando un petardo di grosse dimensioni è stato lanciato contro la sede del PD Italia Lanciani sita all’incrocio tra via Catanzaro e via Belluno, in zona Piazza Bologna. Ma non solo l’esplosione del petardo. Imbrattate anche le mura esterne dell’edificio con le scritte ‘Stop al bis’, ‘Alfredo Libero’, nonché parole offensive sullo stesso partito. Sul posto sono poi giunti gli agenti della Digos della Questura di Roma, il personale della scientifica e i poliziotti del commissariato di Porta Pia. 

Petardo contro la sede del Pd e le scritte in solidarietà di Cospito 

L’esplosione del petardo lanciato contro la sede del Partito Democratico che si trova all’incrocio tra via Catanzaro e via Belluno, in zona Piazza Bologna, è avvenuta poco dopo la mezzanotte di ieri sera. Come anticipato, oltre l’esplosione, le mura esterne dell’edificio sono state imbrattate con alcune scritte volte a mostrare solidarietà ad Alfredo Cospito, leader del movimento anarchico detenuto al 41 bis e in sciopero della fame da 140. ‘Stop al 41 bis’, ‘Alfredo Libero’, queste le scritte apparse, oltre ad epiteti offensivi contro lo stesso Partito Democratico. A seguito dell’esplosione del petardo è stata poi danneggiata una finestra al piano terra della sede. Sul posto sono poi giunti gli agenti della scientifica per i rilievi, gli agenti della Digos della Questura di Roma e i poliziotti del commissariato di Porta Pia. 

La denuncia su Facebook 

A denunciare l’accado lo stesso circolo del Pd con un post su Facebook: ‘Stanotte è stata vandalizzata la sede del nostro Circolo. Una bomba carta è stata fatta esplodere a ridosso di una delle finestre danneggiandola e mandando in frantumi il vetro. Chi usa la violenza contro le sedi democratiche è nemico della democrazia. Ma noi non ci faremo intimidire. Continueremo il nostro lavoro. Perché i principi della Repubblica enunciati nella nostra Costituzione sono e saranno sempre la nostra bussola. Si al confronto delle idee. No alla violenza’.  

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