Un po’ di riposo con la famiglia dopo la settimana passata in Portogallo, tre giorni per ricaricare le energie per essere pronto alla seconda parte di stagione, quella che determinerà il futuro della Roma che punta a centrare il quarto posto, ma anche quello di Chris Smalling che vorrebbe chiudere la sua splendida carriera in bellezza, tornando a giocare quindi la Champions dopo quattro stagioni e in un club che abbia un progetto biennale ben definito. Il centrale inglese ha trascorso questi giorni di feste insieme alla moglie Sam e al figlio Leo, poi il pranzo di Natale insieme ad altre quattordici persone tra parenti e amici. Inevitabile un discorso a tavola anche sulla Roma, sulla situazione attuale della squadra ma anche sul suo futuro. Il suo contratto scade al 30 giugno prossimo e il difensore sta valutando tutte le strade. Innanzitutto quella a tinte giallorosse: se Smalling raggiungerà il 50% delle presenze complessive avrà il diritto a prolungarlo per un’altra stagione, allo stesso stipendio attuale di 3,5 milioni di euro netti. La Roma quindi non ha la possibilità di far scattare automaticamente il rinnovo, ma ha bisogno del sì del giocatore. Proprio per questo ha deciso di giocare d’anticipo e di offirgli già un contratto biennale, per dargli un anno in più di contratto e quindi sentirsi “al sicuro” anche in caso di infortuni, ma a una cifra più bassa rispetto a quella percepita nel contratto firmato il 5 ottobre del 2020.
L’attesa
Smalling ha ringraziato, a Roma si trova benissimo ma ha chiesto tempo per riflettere e valutare tutte le situazioni in ballo. Perché la prossima stagione avrà 34 anni e vuole decidere attentamente il suo futuro, per quelli che saranno gli ultimi anni della sua carriera. La Roma naturalmente ha acconsentito, rispettando il giocatore con cui in questi anni ha avuto un rapporto splendido, sia con il professionista, sia con la persona. Impossibile non desiderare la permanenza di Smalling che nell’ultimo mese ha lavorato tanto anche sui compagni più in difficoltà in questa prima parte di stagione. Come Abraham. Da Trigoria al Portogallo, il difensore ha parlato molto con il centravanti per aiutarlo a sbloccarsi, a far passare i suoi problemi in campo e riuscire a farlo rendere al meglio. E i risultati già nelle ultime amichevoli si vedono.
No ad aste
La Roma ha offerto il biennale e adesso aspetta. E spera. Ma ha già messo le cose in chiaro con Smalling e il suo entourage: non ci saranno aste o rilanci. Questa è l’offerta del club e Smalling potrà accettarla o rifiutarla. Non trattarla. Dipenderà quindi tutto dal difensore centrale che nel frattempo ha già ricevuto gli interessamenti di diversi club, italiani ed esteri. La Juventus ci sta pensando, così come l’Inter (per ripetere l’affare a zero Mkhitaryan), poi attenzione anche alla Premier League: alcuni tecnici lo hanno inserito nella lista dei desideri, convinti che il difensore abbia superato i problemi fisici e possa garantire ancora qualche anno ad alti livelli. Smalling è concentrato sul campo, ma al tempo stesso deve anche riflettere sul futuro: la Roma gli ha dato tempo, ma non vuole neanche farsi trovare impreparata per la prossima stagione. Presto ci sarà un nuovo contatto per valutare la situazione: la Roma lo vuole, Chris prima di dire sì vuole avere certezza di giocare in una Roma ancora più ambiziosa: con Mourinho, innesti di livello edisputando la Champions League.