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Sindrome Ramsay Hunt, ecco cos’è la malattia che ha messo Justin Bieber KO

Una paralisi facciale e il contestuale annullamento del tour mondiale 2023 hanno lasciato i fan delusi ma soprattutto preoccupati. Parliamo della nota pop star canadese Justin Bieber che, dopo un primo stop all’inizio della scorsa estate per motivi di salute, ha definitivamente cancellato i suoi impegni in tourneè per quest’anno. Il motivo, stando alle dichiarazioni del cantante sui suoi canali sociali, è la sindrome di Ramsay Hunt, che lo starebbe impegnando in una fastidiosa e lunga battaglia.

Ma in cosa consiste questa sindrome e da dove deriva? Ne abbiamo saputo di più grazie al dottor Giovanni Novi, neurologo presso il Policlinico San Martino IRCCS-Genova, intervistato da Sanità Informazione.

Dottore, da dove deriva la sindrome di Ramsay Hunt?

«La sindrome è dovuta alla riattivazione del virus della varicella (Varicella zoster virus) che, dopo l’infezione primaria che molte persone contraggono spesso in età infantile, la varicella appunto, spesso va ad annidarsi in alcuni distretti del nostro sistema nervoso, per poi riattivarsi in età più tarda, spesso dopo i 60 anni, e a seconda della sede insediativa può dare manifestazioni cliniche diverse. La più conosciuta è quella dell’Herpes zoster, ma in questo caso parliamo della sua variante Herpes zoster oticus, conosciuta anche come Sindrome di Ramsay Hunt».

Quali sintomi manifesta chi ne è affetto?

«In particolar modo, quando il virus si riattiva al livello del nervo che conduce gli impulsi nervosi necessari a contrarre i muscoli di una delle due metà facciali, questo porta ad un’alterazione della funzione del nervo e ad un danno del nervo stesso, e si assiste ad una paralisi o ad una paresi, quindi una paralisi incompleta, della metà facciale coinvolta. È anche tipico che questa paralisi si associ alla presenza di vescicole tipiche della varicella, a livello della zona dell’orecchio, ed è questo segno che permette di porre una diagnosi specifica. Potrebbero anche comparire disturbi dell’udito legati alla mancata contrazione di un muscolo che si trova all’interno dell’orecchio».

Come si guarisce?

«I tempi di risoluzione sono molto variabili, anche di diversi mesi. Se la paresi è lieve, in genere entro un mese la situazione si risolve, ma nei casi più complessi i tempi si allungano ed è necessaria molta fisioterapia, e non è detto che la ripresa sia completa. È indicata la terapia antivirale per bloccare la replicazione del virus e allo stesso tempo la terapia antinfiammatoria per ridurre la reazione infiammatoria che si sviluppa in risposta alla riattivazione del virus».

Quali sono i fattori di rischio e come evitarla?

«È bene comunque ricordare che la maggior parte dei pazienti che nel corso della vita contraggono il virus della varicella non sviluppano poi questa sindrome da riattivazione. Lo sviluppo di questa sindrome è correlata all’immunosenescenza, lo spegnimento progressivo del sistema immunitario che si ha con l’avanzare dell’età, ma anche da malattie del sistema immunitario o da condizioni di forte stress. In caso di situazioni patologiche a livello immunitario, questa sindrome da riattivazione può manifestarsi più volte nel corso della vita. È fondamentale innanzitutto il vaccino contro la varicella per evitare l’infezione primaria, ed il vaccino contro l’herpes zoster indicato per la fascia d’età over 60».

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