LATINA – C’era anche il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli alla conferenza internazionale organizzata da NAWAMED a Siracusa dal 3 al 5 ottobre scorsi, un evento che ha visto così concretizzarsi il lavoro della Provincia, impegnata da diversi anni nella tutela e riutilizzo delle risorse idriche. L’evento è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo che, con un budget di oltre 3 milioni di euro, è volto a promuovere l’applicazione di tecnologie e misure innovative, sostenibili, a basso costo per l’utilizzo di risorse idriche non convenzionali a fini domestici. Coinvolti nel progetto Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna e Tunisia
Sono state numerose le buone pratiche presentate dagli enti istituzionali e di ricerca provenienti dai Paesi del Mediterraneo sul tema della gestione idrica e riuso, sia a livello urbano sia rurale. Soddisfatto dell’evento il Presidente della Provincia di Latina Stefanelli intervenuto nella giornata conclusiva della conferenza “Il nostro territorio a vocazione prettamente agricola – ha detto il presidente Stefanelli, riferendosi al territorio pontino ma più in generale al contesto italiano – subisce ricadute particolarmente pesanti dal punto di vista economico e sociale nei periodi di siccità. La Provincia di Latina come capofila del progetto NAWAMED si impegna da diversi anni nella tutela delle risorse idriche e nella promozione delle Nature Based Solutions per il recupero delle acque grigie domestiche, ben conscia della loro crescente importanza come buona pratica, altamente innovativa, per rispondere alle emergenze idriche dei prossimi anni”.
Per NAWAMED, la Provincia di Latina opera con un partenariato composto da Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – Svi.med, IRIDRA, Environmental Water Agency maltese, American University of Beirut, CERTE l’istituto di ricerca tunisino per l’acqua e il dipartimento di Ingegneria della University of Jordan di Amman.
Secondo Fabio Zaccarelli, PM del progetto presso la Provincia di Latina, è proprio grazie a questo partenariato di eccellenza che “il progetto NAWAMED riesce a catalizzare l’attenzione internazionale e a raggiungere importanti risultati di divulgazione sull’uso delle risorse non convenzionali per il recupero delle acque grigie.” Zaccarelli, come rappresentante della Provincia di Latina, ha infine espresso tutto il suo entusiasmo per il lavoro svolto come ente capofila in qualità di promotore dell’iniziativa. In un futuro molto vicino, e nelle parole di Germana Di Falco del Dipartimento delle Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tutto starà nel capitalizzare i risultati dei progetti di qualità. “E’ un affare che riguarda tutti noi – ha detto Di Falco- se davvero vogliamo costruire la ripresa e la resilienza. Le politiche idriche non solo sono al centro di tutta la politica di coesione 2021 2027 ma funzionano da tessuto connettivo potente tra Next Generation EU e tutte le politiche che l’Europa sostiene con le altre risorse di bilancio. Eventi come questo ci aiutano a capire in che direzione andare, come integrare fondi e strategie, senza duplicare in modo insensato gli investimenti e massimizzando il ritorno delle risorse comunitarie che utilizziamo per la crescita e lo sviluppo sostenibile”.
Tra i partecipanti alla conferenza la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, l’European Institute of Innovation & Technology (EIT), la Global Water Partnership (GWP) , l’Union for the Mediterranean (UfM), il Mediterranean Water Institute (IME), Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei miglioramenti fondiari (ANBI), MedCities, il Mediterranean Youth for Water (MedYWat), il Climate Change Mediterranean Center (CCMC), l’European Federation of National Associations of Water Services, International Center for Advanced Mediterranean Agronomic Studies – Mediterranean Agronomic Institute of Bari (CIHEAM – BARI), Mediterranean Network of Basin Organisations, oltre all’Università di Catania, l’Università di Bologna, ARCA Consorzio Universitario di Palermo, l’Università di Sassari, il Politecnico di Torino, il Centre for Water Research and Technologies di Tunisi, l’American University di Beirut, l’University of Jordan, il Centre for Research and Technology greco, la National Technical University di Atene, il Palestinian Wastewater Engineers Group, la Confederation of Egyptian European Business Associations.