21:05
Sale ancora il conto dei morti: sono più di tremila
Continua a salire il conto delle vittime del terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria. Almeno 1.293 persone sono morte in tutta la Siria, hanno riferito il governo e i soccorritori. I funzionari del governo turco hanno invece riportato altri 1.762 morti, portando il totale delle vittime nei due paesi a 3.055.
21:27
Zelensky: “L’Ucraina offre aiuto alla Turchia nel soccorso”
L’Ucraina ha offerto aiuto alla Turchia per condurre operazioni di soccorso dopo il devastante terremoto. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio: “Oggi giungono notizie molto tristi dalla Turchia e dal territorio della Siria. C’è stato un potente terremoto. Molti morti. Migliaia di case sono state distrutte. Le mie più sincere condoglianze al presidente della Turchia Erdogan, così come a coloro che nella società siriana hanno perso i propri cari e la casa. L’Ucraina ha risposto immediatamente e ha offerto sostegno alla Turchia nelle operazioni di salvataggio”, ha affermato Zelensky.
21:18
Ankara: “Colloquio telefonico Macron-Erdogan”
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico incentrato sul gravissimo sisma che ha colpito Turchia e Siria con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha reso noto la presidenza turca, secondo la quale Macron ha espresso le sue condoglianze per le vittime e ha fatto gli auguri di pronta guarigione ai feriti.
21:05
Sale ancora il conto dei morti: sono più di tremila
Continua a salire il conto delle vittime del terremoto che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria. Almeno 1.293 persone sono morte in tutta la Siria, hanno riferito il governo e i soccorritori. I funzionari del governo turco hanno invece riportato altri 1.762 morti, portando il totale delle vittime nei due paesi a 3.055.
20:50
Casa Bianca: “Biden parlerà a breve con Erdogan”
Un “terremoto devastante” che ha “causato migliaia di morti”. Così la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre commenta il disastro in Turchia e Siria, anticipando che Joe Biden parlerà a breve con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
20:31
Oltre 2.700 morti tra Turchia e Siria
Il conto delle vittime del sisma che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a oltre 2.700 morti. Il servizio di emergenza turco ha comunicato che almeno 1.762 persone sono morte in Turchia, mentre altre mille persone hanno perso la vita nella vicina Siria, portando così il totale delle vittime a 2.762.
20:16
Tajani: “In Siria e Iraq non c’erano italiani”
Nelle zone colpite da terremoto “in Siria non risultavano italiani, e neanche in Iraq”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso del punto stampa ad Adria (Rovigo) in occasione della cerimonia per la consegna della prima motovedetta alla Libia. “Comunque siamo in contatto anche con la nostra ambasciata a Beirut che ha la responsabilità per la Siria. Ho parlato oggi con il Nunzio apostolico in Siria. La situazione è drammatica anche lì”, ha precisato Tajani.
20:13
Tajani: “Stiamo cercando tutti gli italiani nell’area, sono 168”
“Stiamo cercando tutti gli italiani che ci risultano essere presenti nell’area colpita dal terremoto. Erano 21 nell’area dove ci sono stati i danni maggiori, c’erano in tutto 168 italiani. Stiamo contattando tutti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla cerimonia di consegna della motovedetta Ue alla guardia costiera libica ad Adria (Rovigo). “Quelli che siamo riusciti a rintracciare sono tutti in ottime condizioni. Stiamo facendo gli ultimi controlli e le ultime ricerche per vedere. C’è anche un problema di collegamenti perché le linee telefoniche sono saltate, si tratta di una regione ai confini con la Siria. Quindi speriamo di avere notizie positive da parte di tutti. Fino adesso abbiamo avuto solo notizie positive”, ha aggiunto.
20:12
Il testimone: “Le squadre di soccorso non bastano”
“La situazione non è buona e le squadre di soccorso non bastano. Ci sono alcune zone che non hanno ancora ricevuto alcun aiuto, come nella provincia di Hatay, vicino al confine con la Siria, e ad Adryman, vicino a Gaziantep”. Lo ha detto a LaPresse Sehrat Kurt, docente presso l’università di Hakkari in Turchia, nel suo racconto del devastante terremoto. “Noi stiamo bene, per il momento”, ha affermato Kurt, che al momento del terremoto si trovava nella città di Van, colpita solo marginalmente dal sisma. “Ma la famiglia di una mia amica è ancora sotto le macerie ad Hatay. I suoi genitori sono stati salvati ma suo fratello e la sua famiglia stanno ancora aspettando di essere salvati”, ha aggiunto.
20:05
La sopravvissuta ad Adana: “Molta paura, siamo tremendamente tristi”
“Abbiamo avvertito la prima scossa in modo molto violento. Anche le successive scosse di assestamento sono state molto forti. Abbiamo avuto molta paura. Per fortuna stiamo bene”. È il racconto del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria da parte di Elif Kemaloglu, professoressa all’università statale di Adana, città a circa 200 chilometri da Gaziantep, area dell’epicentro del terremoto. “La nostra casa non sembra, al momento, aver subito danni evidenti. Ma ci sono molte persone che stanno soffrendo e che si trovano ora nei vari rifugi che sono stati allestiti. Fa molto freddo. I servizi di soccorso continuano ad operare”, ha spiegato Kemaloglu a LaPresse. “Siamo tutti tremendamente tristi per quello che è successo”, ha aggiunto.