Nella mattinata di oggi, lunedì 12 settembre, gli agenti del Pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato di Tivoli-Guidonia, hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del “braccialetto” elettronico nei confronti di C. D. A. italiano di 59 anni.
Per mesi, infatti, l’uomo l’aveva perseguitata in modo sempre più ossessivo, con comportamenti violenti ed intimidatori, che hanno portato la donna a denunciare coraggiosamente le condotte agli investigatori del Commissariato di Tivoli.
Secondo la ricostruzione della Polizia, il 59enne non accettava la nuova relazione intrattenuta con un’altra persona, per questo l’indagato l’apostrofava quotidianamente con appellativi offensivi e denigratori, minacciandola che avrebbe assoldato qualcuno per far del male al nuovo compagno qualora non avesse interrotto immediatamente la relazione, appostandosi nei pressi della sua abitazione e seguendola negli spostamenti, anche sul posto di lavoro.
In alcune occasioni aveva tentato anche di far male al nuovo compagno, nel tentativo di investirlo con la sua auto.
Quanto denunciato dalla donna ai poliziotti del Commissariato Tiburtino è stato riscontrato da numerosi elementi probatori ulteriori, così come indica il provvedimento cautelare del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli, che accogliendo le richieste della Procura, ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare del divieto di avvicinamento con obbligo di mantenere la distanza di almeno 300 metri dalla casa familiare della vittima, dal luogo di lavoro e dagli altri luoghi abitualmente frequentati da lei e dal suo attuale compagno.