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“Le regole valgono per tutti e i facchini non fanno eccezione”. La sindaca Frontini interviene così nella polemica relativa al museo del Sodalizio, chiuso da venerdì a causa della mancata erogazione dei contributi comunali. Per anticipare la metà dei fondi previsti al Sodalizio – è la replica della prima cittadina – Palazzo dei Priori ha dovuto presentare una fideiussione e la pratica ha avuto i suoi tempi. Insomma, come al solito il problema è di natura tecnico-burocratica: nessuna volontà di ostacolare il Sodalizio, e ci mancherebbe altro.
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“L’amministrazione comunale ritiene che lo spirito di comunità che ruota intorno a Santa Rosa e la valorizzazione del brand Unesco – spiega Frontini in una nota – rappresentino dei valori supremi su cui puntare. Per questo abbiamo stanziato fondi straordinari, ad esempio, per organizzare le cene del Sodalizio, altrimenti non sarebbero state fatte, perché rappresentano un momento di comunità”. Per lo stesso motivo, sottolinea l’inquilina di Palazzo dei Priori, l’amministrazione è andata incontro alla richiesta del Sodalizio: “Abbiamo anche deciso di anticipare il 50% dell’importo previsto per la convenzione dedicata all’apertura del museo. Per anticipare i fondi, che vengono erogati tutti a rendicontazione, è necessaria una fideiussione; la fideiussione è stata presentata il 4 ottobre e la determina è stata mandata in pagamento lunedì. Due settimane, per la pubblica amministrazione, rappresentano un record: le regole valgono per tutti e il Sodalizio non fa eccezione, finché il rapporto col Comune resterà retto da una convenzione come abbiamo trovato. Rapporto che possiamo valutare di rivedere, se c’è collaborazione”.
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L’ultima frase a ben vedere suona come un ammonimento. Come dire che se il Sodalizio sta al proprio posto senza eccedere in protagonismo mediatico troverà in Comune le porte aperte e pure la disponibilità a rivedere l’attuale convenzione. Il presidente del Sodalizio, per la cronaca, parlando lunedì scorso al sito web Quintaepoca, aveva puntato il dito sui ritardi del Comune nell’erogazione del contributo. L’impressione è che, dopo l’attacco frontale all’organizzazione del Trasporto compiuta dal capofacchino Sandro Rossi alla vigilia del 3 settembre qualcosa tra Frontini e i facchini si sia incrinata.
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