Viterbo, traffico. File sulla Cassia Bis Il 23 settembre stop ai cantieri

In via di ultimazione il primo stralcio dei lavori, avviati da Anas il 26 luglio, per la sostituzione delle barriere di spartitraffico centrale sulla Cassia Bis (Cassia Veientana). Il cantiere, rende noto la società, sarà smantellato il 23 di questo mese. Per la soddisfazione dei tanti pendolari della provincia di Viterbo, attualmente costretti a lunghe code e disagi, diventati insopportabili dopo la pausa estiva.

Questa prima fase degli interventi, che rientrano in più ampio piano di miglioramento dell’importante arteria, ha riguardato il tratto tra l’innesto del Grande raccordo anulare e il chilometro 1.100 in corrispondenza del ponte sul fiume Cremera. 

“Il prossimo 23 settembre – sottolinea Anas – sarà completamente ridata piena viabilità sulla statale dove al momento sono impegnate le corsie di sorpasso in entrambe le direzioni. L’intervento ha l’obiettivo di innalzare i livelli di sicurezza dell’arteria, interessata da elevati flussi di traffico sia in entrata che in uscita dalla capitale. Lo spartitraffico preesistente viene sostituito con una nuova barriera in calcestruzzo di ultima generazione, progettata e brevettata da Anas, denominata NdbA (National dynamic barrier Anas). La particolarità di questa barriera, alta 1.2 metri, consiste nella capacità di contenere eventuali urti con uno spostamento molto ridotto, anche in caso di mezzi pesanti e di due urti in rapida successione”. Al fine di eseguire i lavori in sicurezza, sia per le maestranze coinvolte che per l’utenza in transito, è stato necessario installare in queste settimane un cantiere per un tratto di 500 metri, per il quale si è appunto resa necessaria la chiusura al traffico delle corsie di sorpasso in entrambe le direzioni, garantendo il transito della circolazione solo lungo le corsie di marcia.

“Tali chiusure – specifica ancora Anas – sono state necessarie per demolire lo spartitraffico esistente e procedere con la realizzazione di uno scavo per la fondazione e l’esecuzione di un piano di posa idoneo per la nuova barriera realizzato, dove necessario, con un cordolo in cemento armato. In funzione delle lavorazioni in questione non sarebbe stato possibile effettuare una diversa cantierizzazione senza creare situazioni di pericolo dovute all’assenza di una separazione delle due correnti di traffico oltre alla presenza di scavi in corrispondenza dello spartitraffico”.