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Contratto. Presto gli aumenti per Infermieri, Ostetriche, OSS e Professioni Sanitarie.

Presto gli Infermieri, le Ostetriche, gli OSS e gli altri “cugini” delle Professioni Sanitarie riceveranno aumenti e arretrati stipendiali dino a 4500 euro.

Buone notizie per Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche/i, Operatori Socio Sanitari, Professioni Sanitarie, Amministrativi e Tecnici. La parte maggiore andrà, come già spiegato in servizi precedenti, alla professione infermieristica, che ha un ruolo base nell’assistenza e nella cura di chi sta male.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-2019 del Comparto Sanità è stato approvato definitivamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e ora è di nuovo al vaglio del Governo Draghi per la stipula finale, in attesa ovviamente del parere conclusivo della Corte dei Conti, che dovrà valutare l’eventuale mancanza di coperture finanziarie.

Per tutti, comunque, arriveranno aumenti in busta paga, come pure gli arretrati che oscilleranno tra i 2.268 a i 3.500 euro, con picchi di circa 4500 euro per quelli più corposi. A queste somme, tuttavia, dovranno essere decurtati gli oneri di Stato (le tasse).

Quello della sanità è il rinnovo forse più atteso tra i comparti della Pubblica Amministrazione, non solo per gli aumenti degli stipendi e per il pagamento degli arretrati da corrispondere nel cedolino in un’unica soluzione, ma anche perché riguarda il settore che maggiormente ha fronteggiato l’emergenza pandemica degli ultimi anni: quello sanitario non medico e quello socio-sanitario.

La rivalutazione degli stipendi, rispetto al rinnovo precedente del 2016-2018, a quanto si è appreso, ammonta al 7,22%, ovvero a circa il doppio dell’inflazione osservata negli anni dell’ultimo rinnovo (CCNL Comparto Sanità 2019-2021, in fase di approvazione definitiva in questi giorni).

Agli Infermieri, se tutto andrà bene, verrà corrisposta anche la cosiddetta “Specificità” professionale. A questi soldi vanno aggiunti 72,80 euro, mentre agli OSS andranno 10 euro in meno.

Tutti i bonus saranno elargiti con decorrenza 1° gennaio 2021. Per questo motivo, oltre agli arretrati spettanti, gli incrementi degli stipendi potranno alzare gli aumenti tabellari che, col nuovo contratto 2019-2021, sono fissati tra 54,5 e 98,10 euro mensili, in corrispondenza della posizione economica ricoperta all’interno del comparto sanitario della Pubblica amministrazione.

Vedremo nei prossimi giorni se quanto promesso da politici e sindacalisti corrisponderà al vero o meno. In un momento di crisi economica-energetica come quello attuale questi piccoli aumenti potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno per tutti i professionisti della salute, oberati di lavoro e pagati meno di camerieri ed operai.

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