Sapevano bene dove ‘colpire’, puntavano le loro vittime di turno, le avvicinavano con una scusa e poi le minacciavano e le derubavano. Loro, tre ragazzini, ancora tutti minorenni, erano diventati un incubo e non era difficile incontrarli nelle fermate metro o sui mezzi pubblici. Lì si sentivano al sicuro: potevano agire, fuggire, lasciare l’area indisturbata con il loro bottino. Pensavano di farla franca, ma si sbagliavano perché dopo mesi di indagini serrate gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti a rintracciarli e a collocarli in una comunità.
Baby gang nelle metro di Roma
Il modus operandi dei tre ragazzini era sempre lo stesso e scandagliando le banche dati i poliziotti hanno scoperto che le rapine erano tante, a partire da novembre dello scorso anno. E tutte nelle fermate metro o sui mezzi pubblici di Roma. Avvicinavano la vittima con calma, con una scusa, poi la minacciavano con un coltello o delle forbici puntate alla gola e la costringevano a consegnare sì i soldi, ma anche tutti gli altri oggetti di valore. Gioielli, smartphone, vestiti firmati e di lusso.
Le indagini della Polizia
Sono stati gli investigatori di via Botero, che stavano lavorando su una rapina avvenuta nel territorio di loro competenza, a intuire che non si stavano trovando davanti a un fatto isolato. E avevano ragione: i tre avevano messo a segno più rapine, seguendo sempre lo stesso schema. Durante le indagini, che sono state condotte e portate avanti in maniera certosina con il coordinamento della Procura specializzata, sono state guardate centinaia di ore di registrazioni delle telecamere a circuito chiuso, che hanno contribuito all’individuazione di 3 minorenni. E hanno aiutato nella ricostruzione dei singoli eventi e a stabilire i vari ruoli assunti dagli indagati. Chi avvicinava, chi puntava il coltello, chi portava a casa il ricco bottino.
Per loro si aprono le porte della comunità
Tutti gli elementi raccolti dai poliziotti, quindi, hanno consentito al PM di via dei Bresciani di chiedere e ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i minorenni di Roma una misura cautelare. E sono stati gli stessi agenti del commissariato Appio a eseguire l’ordinanza collocando i 3 minori in comunità, così come prescritto dal Giudice. I tre ragazzini, che non hanno ancora 18 anni, sono indiziati a vario titolo e in concorso con altre persone dei reati di rapine aggravate e violazione della legge sulle armi.