“Sentenze che restituiscono dignità ad un carabiniere-eroe, il cui nome non poteva e non doveva essere sporcato da questioni giudiziarie nate da posizioni personali”.
“Oggi è un buon giorno per la Giustizia italiana. L’uomo che ha rischiato la propria vita per assicurare alle carceri il capo dei capi della mafia, Totò Riina sanguinario che aveva dichiarato guerra allo Stato, è finalmente stato riabilitato e contro di lui sono cadute le accuse di diffamazione”.
A parlare è Maricetta Tirrito, portavoce del Co.g.i. (Comitato collaboratori di Giustizia) alla notizia della doppia assoluzione per il “Capitano Ultimo”, al secolo generale di brigata Sergio De Caprio (leggi qui). Insieme a lei, in aula ad attendere le sentenze, c’erano Ambrogio Crespi e Massimiliano Zitti presidente nazionale NSC
Due sentenze importanti che riconoscono che è stato esercitato legittimamente il diritto di critica sindacale nei confronti dell’ex Generale Giovanni Nistri, dopo una sua audizione parlamentare, e che soprattutto restituiscono dignità ad un carabiniere-eroe, il cui nome non poteva e non doveva essere sporcato da questioni giudiziarie nate da posizioni personali, che nulla hanno a che vedere col suo coraggio e la sua rettitudine.
Sono contenta che il Capitano Ultimo abbia visto riconosciute le sue ragioni – conclude Tirrito -, sono al suo fianco nelle mille battaglie per la legalità, nell’assistenza ai più deboli, nell’accoglienza di chi ha bisogno di una spalla forte. Avanti così”.