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Immobile c’è: la Lazio riavrà il suo capitano con lo Spezia

ROMA – Il miracolo si riavvera. L’ineffabile Ciro s’è allenato e non pensa ad altro che a giocare domani con lo Spezia. Bisogna avere sempre fede in lui durante il rito sempre identico che accompagna i suoi infortuni e i suoi ritorni. Non sarà un vero miracolo, ma a metà settimana il suo rientro non era scontato. Gli esami svolti giovedì hanno evidenziato netti miglioramenti, l’edema al bicipite femorale della coscia destra si è riassorbito. L’allenamento di ieri, valido come primo provino, ha dato esito positivo. Sarà replicato oggi, vale già come presagio.

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Il racconto di Ciro

Immobile si è allenato a parte (saltando torello, attivazione atletica e rapidità) prima di aggregarsi al gruppo durante le prove tattiche. Il pomeriggio da batticuore è iniziato così. Per tutto l’allenamento è stato sorvegliato in modo speciale da Sarri, dai preparatori e dai medici. La conclusione della seduta, senza lamentare fastidi, ha spinto tutti a credere realmente nel suo ritorno. Sarri ha tenuto Cancellieri in preallarme per giorni ben sapendo che Immobile non si sarebbe arreso. Tutti hanno pensato alla possibilità di convincerlo a riposare, a partire dalla panchina per evitare rischi alla vigilia di un tour de force di 12 partite (da domani al 13 novembre). Ma con Ciro non si fanno calcoli, l’ultima parola spetta sempre a lui: «I medici, si sa, sono restii. Ma se c’è una chance per giocare io voglio provarci», aveva detto giovedì, prima ancora di sottoporsi all’ultima risonanza magnetica. Immobile e la Lazio hanno un destino comune, sono inscindibili. Ciro è il suo trascinatore, il maratoneta del gol. Vuole riprendere la corsa infinita verso i record mancanti, quelli che può ancora acciuffare. Con i due gol di Cremona era salito a quota 187 in A, con un golletto in più raggiungerà Alessandro Del Piero, Alberto Gilardino e Giuseppe Signori (tutti a quota 188), occupano la decima posizione della classifica all time dei marcatori della Serie A. Lo Spezia, lo dicono i numeri, è una delle squadre che ispira di più Immobile. Nessuno ha segnato più gol di Ciro contro i liguri (cinque reti), inclusa l’ultima tripletta firmata all’Olimpico il 28 agosto 2021.

L’ambizione di Immobile

Nulla scalfisce la fede del capitano della Lazio, la sua voglia di gol, di traguardi. Aveva parlato in Nazionale, non s’era posto limiti: «Lo scudetto? Da capitano non posso urlare vinceremo lo scudetto ma io, in ogni ritiro, parto fisso con questo pensiero. Siamo in crescita in un campionato complicato con tante squadre che lottano. Se arriviamo in Champions non è che ci resto male, sono felicissimo… Siamo partiti bene, abbiamo perso due punti a Genova in malo modo ma adesso abbiamo un po’ di equilibrio guardando i numeri della difesa rispetto al passato. Stiamo segnando meno ma stiamo migliorando in difesa. Ora dobbiamo sistemare l’Europa League dopo l’ultimo passo falso». Ciro immaginava di giocare qualche giorno dopo contro l’Inghilterra, poi contro l’Ungheria. E’ finito ko all’improvviso, la notte prima del match con gli inglesi. Ha ritrovato la voglia di continuare in azzurro. «Ho solo lui», erano state le parole di Mancini. Anche Sarri ha solo Immobile perché è un pezzo unico. Da vicerè per tutta la settimana si è scaldato Cancellieri, destinato alla panchina se anche l’allenamento di oggi (come tutti sperano) confermerà il rientro del capitano. Contorcimenti, pronunciamenti, profezie. I giorni prima dei ritorni di Ciro si trascorrono aspettando notizie dal campo o immaginando quanto riuscirà a reggere in partita. La prodigiosità di Immobile non ha limiti. 

Lazio, con lo Spezia obiettivo 40mila

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