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La politica piange la scomparsa di un noto ministro della Democrazia Cristiana

Si è trattata sicuramente di una figura di grande spicco che si era resa protagonista in un periodo difficile dell’Italia.

Palazzo del Viminale
Palazzo del Viminale (Facebook)

Un momento di intenso sconforto per tutti coloro che lo avevano conosciuto sia di persona che in qualità di importante rappresentante della politica nostrana.

In effetti, è recentemente scomparso un uomo che aveva di certo contribuito in maniera attiva al Governo soprattutto in quel periodo che viene definito Gli anni di piombo.

Questo termine, quindi, per fare soltanto un breve chiarimento, si riferisce al tempo compreso tra gli anni Sessanta e Ottanta che contrassegnò anche l’Italia di gravi situazioni di disordini, violenze, attività terroristiche, e anche quella che viene denominata la ʻstrategia della tensioneʼ.

Insomma, è in questo contesto a dir poco complicato e turbolento che il compianto Virginio Rognoni aveva fatto da protagonista, militando nella Democrazia Cristiana.

Una figura illustre della politica del Novecento che aveva saputo, passo dopo passo, costruirsi una carriera rilevante nel suddetto ambito.

In effetti, il suo brillante percorso cominciò nei panni di docente presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia, e sempre in questa città, in seguito divenne sia assessore che vicesindaco.

La vera svolta, poi arrivò, nel 1978 quando ricoprì la carica di ministro dell’Interno per un intero lustro. Come si scriveva in precedenza, dunque, Rognoni fu testimone di un quadro altamente caratterizzato da fatti e vicende sanguinolente e di forti agitazioni sociali.

Il messaggio di cordoglio

Un’esperienza che successivamente, per l’appunto, il ministro raccontò in un libro intitolato Intervista sul terrorismo. Un’altra decisiva tappa al Viminale, quindi, fu la firma della legge legge 646 che, in poche parole, si tratta del reato di associazione mafiosa.

Apprendo la notizia della scomparsa di Virginio #Rognoni, protagonista sempre in positivo di tante stagioni importanti della vita istituzionale del nostro Paese. Un grande amico e un punto di riferimento. Un abbraccio affettuoso alla sua famiglia.

— Enrico Letta (@EnricoLetta) September 20, 2022

Ma, poi, ancora, dopo la fine della DC, entrò a far parte di Partito Popolare, e più di recente, agli inizi dei Duemila, invece aveva assunto l’incarico di vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

Per finire, quindi, si dedicò a Partito Democratico fondato nel 2007, con orientamento di centro-sinistra, che fa ancora parte dell’attuale scena istituzionale italiana.

Rognoni, come riferiscono fonti accreditate, è deceduto il 20 settembre nella sua abitazione di Pavia. Così, in maniera tempestiva, è arrivato, su Twitter, il messaggio di cordoglio dell’ex presidente del Consiglio Enrico Letta.

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L’onorevole in questione, perciò, lo ha definito come un amico e un punto di riferimento e ha anche espresso la sua sentita vicinanza alla famiglia.

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