ROMA – Cominciano a essere preoccupanti adesso i gol subiti dalla Lazio in queste amichevoli. Contro l’Almeria sono arrivati il quarto e il quinto in tre partite giocate. Dopo quello di Baris Yilmaz del Galatasaray e gli altri di Ayoub El Kaabi e Ze Luis con l’Hatayspor, in Spagna si sono aggiunti i due di El Bilal e Ramazani. E dal momento che sono associati a una sconfitta meritata, stavolta pesano molto di più rispetto ai primi 3 incassati nelle precedenti due gare disputate in Turchia. Lì, infatti, alla fine erano arrivate due vittorie, che in un certo senso avevano fatto passare in secondo piano (non per Sarri ovviamente, che su quegli errori ha continuato a lavorare nel corso degli allenamenti) le disattenzioni commesse a livello difensivo. Stavolta invece gli sbagli sono stati messi decisamente più in evidenza, una fragilità difensiva e uno score negativo di 5 gol presi in 3 test disputati che non sono coerenti con i numeri di una squadra che in 15 partite di Serie A giocate fino a questo momento conta solo 11 marcature degli avversari.
Lavoro
Servono dunque delle riflessioni, degli allenamenti supplementari per correggere certe sbavature prima di affrontare gli impegni ufficiali. Nel caso specifico di ieri il primo gol è arrivato in un modo più che altro sfortunato, i centrali erano piazzati abbastanza bene sul cross dalla destra (sfuggendo a Marusic) di Pozo, che ha impattato su Patric dopo il tentativo di tacco di Touré, facendo finire il pallone alle spalle di un Provedel non troppo reattivo. Un po’ più di responsabilità da parte dei singoli c’è invece in occasione della seconda rete dell’Almeria (arrivata 35 secondi dopo l’inizio del secondo tempo, quindi per forza di cose a intera squadra schierata): questa è nata infatti da un intervento in ritardo in scivolata di Patric sulla fascia destra, che ha permesso a Ramazani di accentrarsi, costringendo Lazzari a inseguirlo, senza riuscire a impedirgli di entrare in area di rigore e concludere verso la porta.
Provedel
Una traiettoria non irresistibile, ma che ha trovato ancora una volta il portiere della Lazio non esattamente al massimo della forma e poco rapido nell’abbassarsi per respingere. Ecco, forse è proprio questa, la condizione dell’estremo difensore biancoceleste, la notizia più preoccupante che è emersa dalla partita di ieri in Spagna. Con alcune imprecisioni di troppo, Provedel è sembrato lo stesso della parte finale del campionato prima della sosta per il Mondiale, quindi soggetto a qualche errore banale, e non quello che aveva impressionato tutti nelle gare iniziali, quando con la sua affidabiità aveva rubato il posto da titolare a Luis Maximiano, relegato in panchina già dopo la prima giornata per via dell’espulsione rimediata dopo appena 5 minuti con il Bologna. Probabile che anche su di lui abbiano influito i carichi di lavoro pesanti di questo richiamo di preparazione.
Disattenzioni
Non è certo l’unico responsabile delle difficoltà in fase difensiva mostrate in queste gare. Le disattenzioni sono state abbastanza frequenti e hanno coinvolti tutti, compresi gli altri reparti. Solo guardando alla gara con l’Almeria è capitato più volte che gli spagnoli riuscissero a trovarsi in situazioni pericolose, molte delle quali nate non da azioni costruite, ma con iniziative personali dei singoli, capaci di vincere i duelli individuali con i rispettivi avversari. Insomma, troppe disattenzioni ed errori di concentrazione che cominciano a farsi preoccupanti. Fortunatamente per Sarri sono arrivati adesso. C’è ancora un po’ di tempo per correggerli.