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Liceo Albertelli occupato, gli studenti: “Messaggio al governo”

Liceo Albertelli occupato. Si apre dunque anche nella Capitale la stagione delle ‘prese delle scuole‘. E i motivi sono, manco a dirlo, politici. “Vogliamo mandare un messaggio a livello nazionale“, sottolineano, come riportato da Il Tempo, gli organizzatori dell’iniziativa. Che, spiegano, è stata “maturata dal corpo studentesco, collettivamente e democraticamente“. Con scopi ben precisi: “Vogliamo rispondere alla formazione del governo di estrema destra ed evidenziare le problematiche interne al Liceo“.

LICEO ALBERTELLI OCCUPATO: “MERITO VISIONE CLASSISTA”

Contro l’esecutivo, la posizione è molto chiara: “Appena formato, senza perdere tempo ha preso decisioni più che discutibili. E le prossime delibere, tra cui la legge di bilancio, tra la campagna elettorale e i nomi dei nuovi ministeri, lasciano poco spazio all’immaginazione“. Nel mirino, in particolare, la scelta di alcune parole: “Si parla di ‘merito’ senza tener conto delle condizioni in cui parte il singolo. Una visione miope, classista, che acuirà le distanze economiche e sociali all’interno della stessa comunità scolastica“.

LICEO ALBERTELLI OCCUPATO: “SOLDI PER L’EDILIZIA, NON PER LA GUERRA”

Ma gli studenti contestano anche le posizioni del governo su temi quali aborto, guerra e ambiente. Senza però dimenticare quelle problematiche che li riguardano più da vicino: tra questi, l’abbandono scolastico, i troppi studenti che se ne vanno altrove o non si iscrivono, a causa, secondo i manifestanti, di un forte disagio psicologico. Oppure l’edilizia scolastica: dai bagni inagibili e coperti con soluzione di fortuna (i secchi), ai crolli di calcinacci e alle infiltrazioni. “Servono soldi per questo, non per la guerra“, la risposta.

Fabio Villani

Laureato alla Specialistica in Filologia Greca e Latina. Esordisco nel giornalismo durante un tirocinio universitario. Tra le mie passioni, calcio, cinema e musica

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