osterie-d'italia-2023-by-slow-food:-ecco-le-novita-della-nuova-edizione-|-food-confidential

OSTERIE D'ITALIA 2023 by Slow Food: ecco le novità della nuova edizione | Food Confidential

È ufficialmente disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore la trentatreesima edizione di Osterie d’Italia, un racconto della ristorazione italiana più autentica e di qualità che raccoglie 1730 indirizzi tra osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. 

Sono ben 139 i nuovi ingressi rispetto alla scorsa edizione, «molti dei quali aperti di recente e, soprattutto, da giovani cuochi e cuoche, imprenditori e imprenditrici che, tra i tanti modelli offerti dalla ristorazione contemporanea, hanno scelto di calzare proprio quello dell’osteria», commentano nell’introduzione i curatori Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni. Si tratta di una nuova generazione di professionisti con background molto variegati, come quello del fine-dining, che scelgono piacevolmente di offrire un racconto autentico, genuino e accogliente della grande ricchezza di biodiversità, cultura e tradizione enogastronomica territoriale italiana.

Accanto allo storico riconoscimento della Chiocciola, assegnato a quelle osterie che si distinguono per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori del buono, pulito e giusto di Slow Food, e al riconoscimento della Bottiglia, che segnala una proposta di vini articolata, rappresentativa del territorio e con prezzi onesti, in Osterie d’Italia 2023 compare un nuovo riconoscimento: il Bere Bene, assegnato a quelle osterie che offrono, accanto o in sostituzione a una valida proposta di vini, una selezione di bevande alcoliche e non – birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi – scelti con attenzione e personalità. A ricevere la Chiocciola nella trentatreesima edizione della guida sono 270 osterie, mentre ad aggiudicarsi la Bottiglia e il Bere Bene sono rispettivamente in 450 e 126 locali. La regione con il maggior numero di Chiocciole è la Toscana (27), seguita dal Piemonte (26) e dalla Campania (25). 

Ai simboli che guidano il lettore nel racconto della proposta di ogni osteria – come l’orto di proprietà, una selezione di formaggi di qualità e identitaria, una buona offerta vegetariana, di vini al calice e tanti altri – si uniscono due novità che mettono in luce i punti di forza, le eccellenze e gli elementi rappresentativi del territorio proposti da ogni osteria: il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità̀, e il simbolo dell’olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio.

A completare uno spaccato così dettagliato sono ancora gli inserti regionali, ovvero sezioni dedicate a realtà con specifiche peculiari di ogni regione, e solo lì ritrovabili: ne sono esempio le pizzerie in Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia Romagna, e ancora i trippai toscani, i farinotti liguri e i mangiari di strada siciliani.

Alla presentazione di Osterie d’Italia 2023 sono stati inoltre annunciati i nove premi speciali, tra cui Miglior Oste a Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi de La Campanara – Pianetto di Galeata (FC), Miglior Carta dei Vini a Devetak – Savogna d’Isonzo (GO) e Miglior Interpretazione della Cucina Regionaleall’osteria Sora Maria e Arcangelo – Olevano Romano (RM).

Il Premio Novità è andato invece a Casa Colet – Monastero di Vasco (CN), che sta perfezionando la sua proposta culinaria verso una cucina vegetale.

Il Premio Miglior Giovane Vittorio Fusari Franciacorta è stato consegnato a Greta Gemmi di Al Resù – Lozio (BS), che integra la sapienza della nonna con la propria mente aperta sul mondo, mentre si è aggiudicato il premio Miglior Dispensa all’Enoteca della Valpolicella – Fumane (VR).

Infine, il Premio Selezione Bere Bene è andato a ben tre osterie:

Controvento – Porto Sant’Elpidio (FM), che propone un focus sui vini naturali; Ada – San Sperate (SU), indirizzo pioniere nella valorizzazione delle birre artigianali; Da Roberto Taverna in Montisi – Montalcino (SI), dove accanto a Brunello e Rosso locali spiccano, con eguale dignità e personalità, succhi e birre artigianali, distillati e liquori scelti con cura e raccontati con passione.

Very Food Confidential.

Related Posts