Tonino Bacci (nella foto), che sui social si fa chiamare Tony, a fine agosto era pronto a trasferirsi in Germania. Ufficialmente per un viaggio, ma, forse, sentiva sul collo il fiato degli investigatori. Il 22 agosto viene intercettata una sua telefonata durante la quale parla di questo viaggio verso la Germania, i carabinieri poi avrebbero accertato che effettivamente stava cercando un volo per partire.
Gli arrestati fanno scena muta. Traditi dal gps della Smart
Sulla data del ritorno non era stato chiaro e proprio per questo tra le motivazioni della richiesta di custodia cautelare c’era anche il pericolo di fuga (che tuttavia il gip non ha condiviso).
La pista del regolamento di conti in famiglia
Gli inquirenti devono ancora dare un nome al terzo uomo del commando, ossia colui che era al volante della Giulietta grigia che seguiva la Smart è che è stata ripresa il 7 agosto da diverse telecamere. I carabinieri qualche sospetto ce l’hanno e l’uomo potrebbe essere uno degli indagati a piede libero.
Le telefonate che inchiodano i presunti sicari
Gli investigatori hanno un profilo Dna che ancora non è stato associato. Nell’ordinanza si parla di una sigaretta trovata a pochi metri dal luogo dell’agguato. Ma tracce utili possono essere state trovate anche nella Giulietta che proprio la mattina dell’omicidio è stata abbandonata in un’area di servizio sul Grande Raccordo Anulare a Roma.