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Legge di Bilancio, primo via libera alla Camera. Dall’indennità per il Ps ai vaccini anti-Covid, le misure per la sanità | Sanità Informazione

Dopo un iter travagliato, sedute notturne in commissione, emendamenti annunciati e mai presentati e una seduta fiume terminata al mattino del 24 dicembre, la Legge di Bilancio 2023, la prima firmata Giorgia Meloni, ha avuto il primo via libera dalla Camera.

L’ultimo ostacolo è arrivato dalla Ragioneria dello Stato, che ha segnalato la necessità di correggerne ben 44 punti “al fine di evitare oneri privi di copertura finanziaria”. Un appunto che ha rischiato di far slittare la manovra a dopo Natale, con la possibilità concreta di non riuscire a rispettare il termine del 31 dicembre.

Per la sanità confermato l’impianto uscito dal Consiglio dei Ministri, anche se a sorpresa alcune correzioni annunciate non sono poi state presentate: non ci sarà infatti nessuna anticipazione al 1° gennaio 2023 dell’incremento di 200 milioni dell’indennità di Pronto soccorso già riconosciuta al personale della dirigenza medica e al personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale operante nei servizi di pronto soccorso e l’istituzione di un fondo denominato “Fondo per l’implementazione del Piano Oncologico nazionale 2022-2027 – PON”, con una dotazione pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, destinato al potenziamento delle strategie e delle azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l’assistenza al malato oncologico. Misura annunciata dal Ministro Schillaci nelle audizioni nelle commissioni Sanità ma poi non concretizzata.

Fondo sanitario e misure per il personale

Non sono poche le risorse stanziate per aumentare il Fondo sanitario nazionale. Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, di cui all’articolo 1, comma 258, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è incrementato di 2.150 milioni di euro per l’anno 2023, 2.300 milioni di euro per l’anno 2024 e 2.500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025. Tuttavia, per l’anno 2023, una quota dell’incremento, pari a 1.400 milioni di euro, è destinata a contribuire ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche.

Agli operatori sanitari del Pronto soccorso sarà aumentata l’indennità a partire dal 1° gennaio 2024, con uno stanziamento di complessivi 200 milioni di euro annui, di cui 60 milioni di euro per la dirigenza medica e 140 milioni di euro per il personale del comparto sanità.

Viene prorogata al 31 dicembre 2024 la stabilizzazione del personale sanitario e socio-sanitario assunto durante l’emergenza pandemica.

Per attivare ulteriori borse di studio per i medici di medicina generale che partecipano ai corsi di formazione specialistica, le disponibilità vincolate sul Fondo sanitario nazionale sono incrementate di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2023.

Covid e altri interventi mirati

Per dare attuazione alle misure e agli interventi previsti nel “Piano di contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2022-2025”, in fase di approvazione in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, è autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. È una delle priorità più volte ripetuta dal ministro Orazio Schillaci.

Il fondo di cui all’articolo 1, comma 447, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è incrementato di 650 milioni di euro per l’anno 2023 da destinare all’acquisto dei vaccini anti Sars-CoV-2 e dei farmaci per la cura dei pazienti con Covid.

Al ministero della Salute si istituirà un fondo con dotazione pari a 500 mila euro per il 2023 e 1 milione per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per la realizzazione di un programma pluriennale di screening su base nazionale nella popolazione pediatrica per l’individuazione degli anticorpi del diabete di tipo 1 e della celiachia.

Grazie a un emendamento presentato dal Pd, viene prorogato il bonus psicologo il cui contributo è stabilito nel limite massimo di 1.500 euro a persona. Il limite complessivo nel 2023 si dimezza rispetto all’anno in corso e scende da 10 a 5 milioni, per poi risalire a 8 milioni di euro a decorrere dal 2022.

Le Regioni dovranno presentare entro il 30 gennaio di ogni anno un piano di potenziamento delle cure palliative al fine di raggiungere entro il 2028 il 90% della relativa popolazione.

Sostegno alla ricerca

Lo stanziamento del Fondo per i test next-generation sequencing viene incrementato di 200 mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. L’incremento del fondo è finalizzato al potenziamento dei test di profilazione genomica del colangiocarcinoma.

Viene esteso al 2027 il vigente finanziamento di 35 milioni di euro previsti fino al 2024 per i policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali a titolo di concorso statale al finanziamento degli oneri connessi allo svolgimento delle attività strumentali necessarie al perseguimento dei fini istituzionali.

Al fine di dare attuazione alla linea progettuale prevista nell’ambito del Pnrr, per consentire un miglioramento dell’efficacia degli interventi e delle relative procedure, anche in considerazione dei recenti importanti progressi della ricerca scientifica applicata alla prevenzione e terapia delle malattie tumorali e del diabete, viene autorizzata una spesa di 250 mila euro per il 2023, e di 500 mila euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a favore degli Irccs della rete oncologica del ministero della Salute impegnati nello sviluppo delle nuove tecnologie antitumorali Car-T e di 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026 a favore degli Irccs della rete cardiovascolare del ministero della Salute impegnati nei programmi di prevenzione primaria cardiovascolare.

Amianto e tutela fragili

Più soldi per chi ha avuto una patologia correlata all’amianto. L’Inail, attraverso il Fondo per le vittime dell’amianto, erogherà ai soggetti già titolari di rendita erogata per una patologia asbesto-correlata riconosciuta dallo stesso Inail o dal soppresso Istituto di previdenza per il settore marittimo, ovvero, in caso di soggetti deceduti, ai superstiti, una prestazione aggiuntiva nella misura percentuale elevata al 17 per cento della rendita in godimento a decorrere dal 1° gennaio 2023. Per gli eventi accertati a decorrere dal 1° gennaio 2021, l’Inail, tramite il Fondo per le vittime dell’amianto, eroga ai malati di mesotelioma, che abbiano contratto la patologia per esposizione familiare a lavoratori impegnati nella lavorazione dell’amianto ovvero per esposizione ambientale, una prestazione di importo fisso elevato a 15mila euro a decorrere dal 1° gennaio 2023 da corrispondere in un’unica soluzione su istanza dell’interessato o degli eredi in caso di decesso. L’istanza è presentata a pena di decadenza entro tre anni dalla data dell’accertamento della malattia.

Per i lavoratori affetti da patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali ricorre la condizione di fragilità, il datore di lavoro dovrà favorire lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso diversa mansione, senza alcuna decurtazione della retribuzione.

Viene, inoltre, autorizzata la spesa complessiva di 0,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 in favore della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, con la finalità di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti, dei prodotti energetici e dei beni di consumo, nonché per il sostegno delle organizzazioni di volontariato impegnate nel trasporto sanitario, anche emergenziale, e nel mantenimento di presidi di coesione sociale, di soccorso e contrasto a situazioni di svantaggio sociale.

Altre misure

Remunerazione farmacie. Al fine di salvaguardare la rete di prossimità rappresentata dalle farmacie italiane è riconosciuta, a decorrere dal 1° marzo 2023, una remunerazione aggiuntiva in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale, nel limite di 150 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023.

Payback 2020 e 2021. In considerazioni dei maggiori costi determinati dal Covid e dall’incremento dei costi dei prodotti energetici, le entrate del payback 2020 e 2021 oggetto di pagamento con riserva potranno essere utilizzate dalle Regioni per l’equilibrio del settore sanitario dell’anno 2022, ferma restando la compensazione delle stesse a valere sul fabbisogno nazionale standard dell’anno di cui il pagamento con riserva è definito, qualora di entità inferiore. Per il payback del 2021, queste disposizioni si applicano nei limiti di quanto effettivamente versato dalle aziende farmaceutiche alla data di entrata in vigore della presente legge.

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